E’ una forma relativamente nuova per l’Italia specialmente nel settore pubblico, ma piano piano sta prendendo piede. Parliamo del telelavoro, che ora verrà adottato anche dal Comune di Torino: dal prossimo gennaio, per quattro mesi, almeno venti impiegate comunali infatti potranno svolgere la loro attività direttamente da casa senza doversi recare in ufficio.
E’ il primo risultato del progetto pilota ‘Telelavoro.To.Com’ che prevede forme di impiego più flessibili, compatibili anche con gli impegni familiari ed extralavorativi, ma al tempi stesso possa assicurare ai cittadini lo stesso livello di efficienza. E in più, anche se si tratta di numeri ridotti, si otterrà anche un piccolo grande risultato in fatto di impatto ambientale visto che le dirette interessate non dovranno spostarsi.
Un progetto sperimentale che ovviamente è riservato solo alle impiegate donne che ne faranno richiesta entro il 14 settembre. Per scegliere le candidate, in caso di domande che superino la cifra prevista, verrà tenuto anzitutto conto delle caratteristiche relative al lavoro da svolgere, ma anche delle eventuali condizioni di disabilità psicofisica che possono rendere scomodo il raggiungimento dell’ufficio, del tempo di percorrenza dall’abitazione alla sede di lavoro, delle esigenze di cura dei figli con meno di otto anni e della presenza di disabili in famiglia.
Un esempio che presto potrebbe essere seguito da molti altri enti pubblici. In fondo un recente sondaggio effettuato presse le maggiori aziende europee (ovviamente private) ha confermato come l’impostazione del lavoro flessibile per i dipendenti provochi impatto economico e vantaggi finanziari maggiori rispetto al taglio dei costi.
Il sondaggio realizzato da Polycom ha coinvolto 400 dipendenti con responsabilità decisionali in aziende francesi, inglesi, tedesche e russe: secondo il 72% degli interpellati, le videoconferenze ma anche collegamenti tramite altri mezzi come Skype rendono i lavoratori flessibili più produttivi e allo stesso tempo riduce i costi legati ai viaggi di lavoro e lo spreco di tempo. Infatti permettono al personale di lavorare da casa o comunque non sul posto fisso in maniera regolare o anche occasionale in base alle esigenze del momento.
E tra i dipendenti, il 67% ha manifestato una maggiore gratificazione professionale in seguito all’adozione di questa strategia e il 97% ritiene che uno staff composto da persone soddisfatte si impegni di più e sia più produttivo. Ecco perché il telelavoro è ormai una realtà consolidata nel resto d’Europa. Infatti il 77% delle aziende coinvolte dal sondaggio offre ai propri dipendenti flessibilità nell’orario lavorativo, mentre il 68% consente di lavorare regolarmente lontano dall’ufficio.