Si chiama START ed è una partenza vera e propria, soprattutto per chi sia alla ricerca di soldi per mettere su un’impresa in proprio. E’ il progetto che la Regione Lombardia, affiancato nella promozione e nel finanziamento da Ministero della Gioventù, Unioncamere Lombardia, Camere di Commercio lombarde oltre che dai Comuni di Milano e Monza, dedica in particolare all’imprenditoria giovanile.
Prevede infatti l’erogazione di contributi a fondo perduto per investimenti sia materiali che immateriali legati in specifico all’avvio d’impresa, con un minimo di 4.500 euro fino ad un massimo pari a 10.000 euro, in base al tipo di società. L’obiettivo è quello di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, offrendo servizi necessari nella fase dello start-up, come orientamento, formazione, aiuti economici, ma anche assistenza personalizzata, sostegno all’occupazione e affiancamento alla gestione per i primi 24 mesi di vita dell’impresa.
E’ rivolto esclusivamente a domiciliati o residenti in Lombardia, che siano attualmente disoccupati, inoccupati, cassaintegrati, così come lavoratori in mobilità e che intendono avviare un’attività in proprio sia in forma individuale o in forma societaria d’impresa. I fondi sono disponibili per tutti, ma una particolare attenzione è rivolta ai giovani con meno di 35 anni.
Il primo passo per tutti quelli che siano interessati è quello di partecipare a seminari di orientamento che illustrino cosa significhi in concreto mettersi in proprio e la definizione dell’idea imprenditoriale. Il calendario dei prossimi seminari è questo: Como e Lodi 22 marzo, Pavia 23 marzo, Brescia, 4-19 aprile, Varese 17 aprile, Lecco 19 aprile, Milano 30 marzo, 13-16-18-20 aprile, 9-10-11 maggio 2012.
La partecipazione ai seminari è assolutamente gratuita ma l’iscrizione deve essere effettuata online, tramite il sito web del progetto, ossia www.start.lombardia.it ovviamente prima dell’appuntamento che si vuole frequentare. Un’iniziativa importante, con la speranza che questi nuovo imprenditori non vengano poi abbandonati successivamente al loro destino.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.