Se il futuro dei giovani nel mondo del lavoro è (anche) negli stage, almeno da oggi c’è qualche regola in più che li interessa e soprattutto sono stati fissati paletti importanti anche per quello che riguarda il compenso minimo da assegnare.
E’ il frutto di un accordo tra l’attuale governo e le Regioni e che prevede un’indennità minima di partecipazione, come è stata definita, pari a 300 euro al mese in qualsiasi zona d’Italia e con qualsiasi tipo di mansione. Inoltre il tirocinio sarà per tutte quelle attività lavorative “per le quali non sia necessario un periodo formativo”, così come sarà proibita la sostituzione da parte dei tirocinanti di lavoratori con contratti a termine nei periodi di maggiore attività di un’azienda. E ancora saranno proibiti gli stage per sostituire lavoratori assenti per malattia, maternità o ferie.
Tutte queste novità interessano i tirocini formativi e di orientamento “svolti da soggetti che abbiano conseguito un titolo entro e non oltre i 12 mesi, finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nella transizione scuola lavoro”, ma anche i tirocini di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, “con percorsi di recupero occupazionale a favore di inoccupati e disoccupati, anche in mobilità, nonché a beneficiari di ammortizzatori sociali sulla base di specifici accordi in attuazione di politiche attive del lavoro” e infine i tirocini di orientamento e formazione oppure di inserimento e reinserimento in favore di disabili, persone svantaggiate o ancora che abbiano richiesto asilo politico o titolari di protezione internazionale.
Ora tutte le regioni italiane avranno un massimo di sei mesi per recepire le regole e farle applicare, anche se nelle intenzioni c’è quella di aumentare l’indennità ad almeno 400 euro se saranno reperiti i fondi necessari per la copertura. Ovviamente però non sono considerati gli stage ‘extracurriculari’, ossia quelli al di fuori dei percorsi formativi che sono circa 250mila. E non rientrano nemmeno i periodi di pratica professionale o ancora i tirocini previsti per l’accesso alle professioni che impongano un Ordine (come avvocati, architetti o altro) e quindi prevedano un esame successivo.