Dopo la delusione del tavolo romano e la conseguente dura protesta portata avanti lo scorso martedì dagli operai della Fincantieri, nella giornata di giovedì 13 Ottobre si è riaccesa la fiamma della speranza.
A riscaldare il cuore delle famiglie di Sestri Levante è Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica ha incontrato a Genova i vertici degli enti locali, i sindacalisti e una delegazione di 6 operai, con l’obbiettivo di discutere seriamente sull’attuale realtà della fabbrica.
Al suo arrivo, il massimo rappresentante dello Stato italiano è stato accolto dalle 250 persone che lo attendevano in via Roma, difronte alla Prefettura, con applausi e una disperata richiesta scandita dal coro “lavoro! lavoro!”. Napolitano si è impegnato a parlare del cantiere col vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, e con il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani; il suo imperativo è chiaro “bisogna tornare a fare politica industriale“.
I sindacati si ritengono soddisfatti dall’esito dell’incontro, come spiega Pierangelo Massa, segretario della Uil Liguria “intanto ho trovato una persona che riconcilia con la politica, e ce n’è bisogno in questo momento. Una persona molto informata che ci ha ascoltati attentamente e farà alcuni passaggi con la proprietà e con il governo per assicurare questa continuità in prospettiva di garantire la vita del cantiere per sempre“.
Quando è uscito dalla prefettura, Napolitano si è avvicinato al folto gruppo di operai per parlare con loro “Farò il possibile per aiutarvi, condivido le vostre preoccupazioni perché so benissimo cosa significhi il lavoro per voi e quanto sia importante la cantieristica per Genova”.
L’intervento del presidente della Repubblica rappresenta un fatto significativo quanto concreto, ad ogni modo nelle prossime settimane assisteremo agli ulteriori sviluppi della vicenda: la speranza è che a Sestri Levante torni il lavoro.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.