Sicuramente il nuovo governo si insedierà prima che terminino tutte le selezioni per il nuovo concorso per docenti. Ma intanto i vertici dell’attuale Ministero dell’Istruzione hanno rese note indicazioni e date per le prossime prove d’esame da sostenere per i candidati che abbiano passato il primo step previsto.
Si tratta complessivamente di oltre 88mila candidati che ora saranno impegnati nelle vere e proprie prove scritte che avranno luogo presso diversi plessi scolastici ubicati nei capoluoghi di regione (per Abruzzo e Molise i candidato sono stati accorpati nella prima regione). Al momento non sono state comunicate l’elenco delle sedi d’esame e la destinazione dei singoli candidati distribuiti in ordine alfabetico, ma verranno rese note al più presto con una nota pubblicata sul sito del MIUR, ossia www.istruzione.it, e sulla rete intranet dal 25 gennaio prossimo.
Le prove scritte si svolgeranno in un periodo compreso tra l’11 e il 21 febbraio 2013 sia la mattina che nel pomeriggio, suddivise per discipline. L’esame avrà la durata di 150 minuti e si articolerà in quattro quesiti a risposta aperta che verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti trasversali indicati nelle Avvertenze generali per fine di accertare il possesso dei requisiti culturali e professionali del candidato.
La prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico-pratiche (categorie A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, e le prove scritte relative all’insegnamento di discipline artistiche (classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova pratica successiva, avranno la durata di 120 minuti e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta.
A ciascun candidato sarà consegnato un foglio di 4 facciate prestampate, ognuna per ciascun quesito e saranno messi a disposizione fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa.
Inoltre il MIUR ha reso noto che ogni commissione disporrà per la valutazione della prova scritta di criteri definiti a livello nazionale come “correttezza linguistica”, “completezza” “pertinenza” e “originalità”, oltre eventualmente a criteri specifici, differenziati per le diverse aree disciplinari. Ogni commissione inoltre potrà integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati. Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da zero a dieci.
La votazione complessiva sarà data dalla somma delle votazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti daranno invece luogo ad una votazione massima pari a trenta. Superano la prova scritta i candidati che ottengono una votazione minima pari a 28/40, nel caso di prove da quattro quesiti, e a 21/30, nel caso di prove composte da tre quesiti. E per tutte le prove sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.