A leggere il Decreto Scuola appena approvato in maniera definitiva sembra finalmente cominciare una nuova era per insegnanti e altro personale destinato al mondo dell’istruzione negli istituti italiani di ogni ordine e grado, visto che si parla apertamente di 85 mila posti di lavoro.
Concretamente quindi dovrebbero partire nuove assunzioni, con 69 mila posti destinati agli insegnanti e gli altri 16 mila per il personale tecnico–amministrativo, da distribuire tra il 2014 e il 2016, da stabilire in base ai posti vacanti e disponibili tra scuole elementari, medie e superiori in tutta Italia. In più secondo il Decreto metà degli insegnanti verrà scelta tra i vincitori dell’ultimo mega concorso ma anche di quelli precedenti, mentre l’altra uscirà dalla lista dei moltissimi precari presenti nelle graduatorie ad esaurimento.
In concreto tra i 69 mila docenti saranno 26 mila quelli di sostegno, suddivisi in 12 mila nella scuola dell’infanzia e quella Primaria, 14 mila in quella Secondaria, con assegnazioni che già dal 2014 verranno distribuite in maniera uniforme a livello regionale. Tutto questo però deve ancora trovare una copertura finanziaria, trattandosi di impieghi statali, ed è un aspetto non da poco alla luce dell’attuale situazione economica dello Stato.
Ma le novità interessano anche chi sia già assunti in ruolo, sia come insegnante che come dirigente scolastico. In particolare i primi vedranno ridotto il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in un’altra provincia: sarà di tre anni e non più di cinque, permettendo a moti di avvicinarsi più velocemente a casa. Invece i dirigenti scolastici saranno scelti mediante un concorso selettivo di formazione, bandito ogni anno dalla Scuola nazionale dell’amministrazione.