E’ una delle categorie che rientra nel pacchetto liberalizzazioni del governo Monti, ma intanto per i notai possono aprirsi le porte per un lavoro al Ministero della Giustizia. Si tratta del concorso per 150 posti da notaio le cui domande, dopo la pubblicazione a fine dicembre sulla Gazzetta Ufficiale, scadranno il 24 febbraio prossimo.
Criterio base per non partecipare è quello di non aver ancora compiuto i 50 anni, oltre ad essere in possesso dei requisiti che fanno ancora capo alla Legge n° 89 del 1913, ossia essere cittadini italiani, sopra i 21 anni, aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza, ovviamente essere incensurati, oltre ad aver passato l’esame di stato per l’abilitazione.
La domanda di ammissione al concorso, che può essere copiata dal fac-simile presente sul sito del Ministero della Giustizia , dovrà essere redatta su carta da bollo e indirizzata al Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia – Direzione Generale della Giustizia Civile – Ufficio III, e presentata entro il 24 febbraio 2012 al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nella cui giurisdizione risiede l’aspirante. Ma si può inviare anche al Procuratore della Repubblica tramite raccomandata con avviso di ricevimento entro il termine stabilito, tanto farà fede il timbro dell’ufficio postale.
Nella domanda devono essere indicate:
1) le precise generalità (prima il cognome poi il nome) con l’esatta indicazione della residenza e del luogo di domicilio, valido a tutti gli effetti per le comunicazioni; le donne sposate devono indicare il cognome di nascita, il proprio nome prima del cognome del coniuge;
2) la data e il luogo di nascita;
3) il possesso della cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione europea;
4) il comune nella cui lista elettorale in cui si è iscritti o i motivi della non iscrizione o della cancellazione
5) le eventuali condanne penali riportate;
6) l’inesistenza di sentenze di fallimento, interdizione o di inabilitazione pronunciate nei propri confronti;
7) il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o della laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza date o confermate da una università italiana con l’esatta menzione della data e dell’università in cui venne conseguito oppure il possesso di un titolo riconosciuto equipollente ai sensi della legge 11 luglio 2002 n.148;
8) il compimento entro il termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso, della pratica notarile prescritta, con l’indicazione del relativo periodo e del consiglio notarile nella cui circoscrizione la pratica stessa è stata effettuata, nonché del titolo giustificativo della eventuale pratica notarile ridotta o il conseguimento dell’idoneità in un concorso per esame per la nomina a notaio, precisandone gli estremi;
9) l’esclusione di difetti che comportino inidoneità all’esercizio delle funzioni notarili.
Alla domanda si dovranno allegare la ricevuta del versamento della tassa di 49,58 euro e la ricevuta del versamento presso un archivio notarile di 1,55 euro come tassa di concorso e di 1,03 euro come contributo alle spese di concorso.
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