La fuga dei migliori talenti dall’Italia si ferma soltanto con gli investimenti pubblici. Lo pensa anche la Regione Piemonte che ha messo a punto un piano che prevede esperienze lavorative e formative all’estero, unite però alla conferma del ritorno in Italia.
Ma anche uno sportello per agevolare il rimpatrio e il reinserimento di tutti gli altri giovani emigrati.
Si chiama ‘Io lavoro per i talenti’ ed è stato presentato dall’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto: “La Regione ha messo a punto una serie di misure e servizi per contrastare la fuga di talenti italiani all’estero Il valore dell’operazione si aggira, in questa prima fase sperimentale, a circa 1 milione di euro”. Una cifra con la quale si potranno supportare tra i 100 e i 150 ragazzi in esperienze formative e di lavoro all’interno di imprese o università estere. E se la domanda dovesse essere superiore, si potrebbero reperire altri fondi.
In cambio i talenti alla fine del loro percorso dovranno tornare a lavorare in Italia. Si calcola infatti che dal 2001 al 2010 l’incidenza dei cittadini laureati sul totale degli espatri sia raddoppiata dall’8,3 al 15,9%. In particolare solo lo scorso anno sono stati 27.616 i giovani di età compresa tra i 20 e i 40 anni, che hanno lasciato il nostro Paese, 2.200 dei quali solo in Piemonte. La stima è di una perdita del Pil nazionale pari a circa 1 miliardo di euro in un anno.
Come ha spiegato ancora l’assessore Porchietto “la Regione Piemonte con il pacchetto di misure Iolavoro per i talenti intende invece scommettere sulla possibilità di offrire nuove opportunità ai nostri ragazzi, anche riannodando le fila con coloro che in questi anni hanno preferito lasciare il nostro territorio e il nostro Paese”.
Un problema cronico, dovuto anche all’alto costo delle tasse universitarie, con l’Italia che è il terzo Paese europeo in questa classifica ma soprattutto con soli 12 milioni investiti in chi vuole studiare e non può permetterselo contro i circa 2 miliardi di euro che vengono stanziati da nazioni come Germania e Francia.
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