Non è sicuramente un dato esaltante, ma conferma una certa inversione di tendenza. Perché come testimoniano gli ultimi dati diffusi da Unioncamere, nel ciclo delle prossime assunzioni non stagionali programmate dalle imprese da qui a fine anno, che saranno complessivamente 407mila, circa 77mila (ossia quasi un quinto) saranno riservate esclusivamente alle donne.
Come a dire che nei prossimi mesi si aprono possibilità di ingresso o di ritorno nel mondo del lavoro anche per quella percentuale di lavoratrici che al momento non vedono via d’uscita anche se i numeri complessivi restano preoccupanti. Gli ultimi diffusi dall’Istat parlano di un tasso di disoccupazione pari al 10,7% e almeno altre 4 milioni di persone che rischiano seriamente di perdere il posto.
A questo si aggiunge il fatto che, specialmente per i giovani, essere diplomati o laureati sembra cambiare poco. Infatti ci sono facoltà che comunque prevedono un buon numero di assunti nei prossimi mesi, come Economia o Ingegneria per le quali si parla rispettivamente di 17mila e 15mila assunzioni previste nel 2013, mentre i titoli umanistici al contrario sembrano essere garanzia di nulla, soprattutto se si parla di tempo indeterminato.
Infatti per i laureati in lettere o filosofia nel 2012 c’è stato un calo delle assunzioni pari al 31,5% (ossia 407mila rispetto alle 595mila programmate nel 2011. E ancora, almeno sei ingegneri su dieci hanno la possibilità di firmare un contratto a tempo indeterminato a fronte di una percentuale per chi abbia in mano una laurea in filosofia o storia è solo del 17%. E tra le lauree con qualifiche professionali l’unica a mostrare dati in crescita sembra essere quella del settore sanitario con 7mila assunzioni previste, ossia mille in più dell’anno scorso.
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