Dal prossimo anno scolastico partirà nelle scuole italiane l’applicazione del contratto di apprendistato con l’alternanza scuola-lavoro in via sperimentale per il triennio 2014-2016.
Un passo avanti fondamentale perché offrirà la possibilità allo studente di poter verificare quanto appreso a scuola direttamente sul campo, ossia nelle aziende aderenti e che si faranno carico delle spese inerenti al contratto. All’atto pratico l’azienda che vuole partecipare al progetto dovrà necessariamente sottoscrivere prima un protocollo d’intesa con il Miur, gli uffici periferici del Ministero e la regione, mentre gli studenti interessati sono quelli che frequentano il quarto ed il quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, con quelli del terzo anno che avranno diritto a ricevere informazioni sui progetti sperimentali.
Per poter aderire al programma sperimentale le imprese, anche quelle no profit, dovranno rispettare tutti i requisiti formali previsti dalla legge relativi all’affidabilità sia economica che finanziaria, oltre a quelli relativi alle capacità gestionali e risorse professionali, essere in regola con le certificazione di qualità dei processi aziendali oltre a tutti i requisiti di legge previsti per la partecipazione ad appalti pubblici, essere in grado di accogliere al proprio interno gli studenti come apprendisti, sia singolarmente che come gruppo di classe, possedere esperienza nella formazione di apprendisti relativamente ai profili professionali corrispondenti ai diplomi di istruzione secondaria superiore o nelle relazioni con istituti di istruzione e formazione per l’alternanza scuola lavoro, tirocini formativi curriculari e stage, essere in grado di occupare gli studenti che partecipano al programma sperimentale, rispettando le attuali norme sull’apprendistato ed essere in regola con le attuali norme in materia di sicurezza sul posto di lavoro.
Accanto allo studente sono previsti due differenti tutor, uno aziendale e uno scolastico che avranno il compito di promuovere il successo della formazione degli apprendisti–studenti, fungendo da raccordo tra la scuola e l’azienda. Il primo avrà il compito di favorire l’inserimento del ragazzo nel contesto aziendale, affiancandolo e assistendolo per l’intera durata contrattuale per poi valutarne le competenze acquisite sul posto di lavoro; invece quello scolastico, scelto tra i docenti eletti nell’ambito del Consiglio di classe, dovrà possedere competenze e formazione adeguate appositamente documentate.