In Italia sono attive già da diverse anni ma in pratica solo con il recente Decreto Sviluppo voluto dal governo Monti le Start Up nostrane hanno avuto regole precise ma anche agevolazioni per quello che riguarda i contratti di lavoro, soprattutto per incentivare le assunzioni.
Tecnicamente sono catalogate così le società di capitali, anche in forma cooperativa, non quotate sul mercato e che dimostriamo di avere la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale detenute da persone fisiche, non siano attive da più di 48 mesi, abbiano la sede principale in Italia, non distribuiscano e non abbiano distribuito utili, abbiano come obiettivo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico e nelle quali a partire dal secondo anno di attività, il totale del valore della produzione annua non sia superiore a 5 milioni di euro. Ovviamente potranno essere regolamentati così anche gli incubatori di start up innovative certificati.
A tutti loro sono state dedicate nuove possibilità di assunzione. In particolare potranno far ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato, in parziale deroga a quanto previsto dal decreto legislativo del 2001 che disciplina questi contratti. Le eccezioni potranno trovare applicazione per quattro anni o per il più limitato periodo più limitato, ossia tre anni se la start up è stata costituita entro i tre anni precedenti, e due anni, se è stata costituita entro i quattro anni precedenti.
Altra novità riguarda la durata minima del contratto che non potrà essere inferiore a sei mesi mentre per la durata massima è confermato il termine di 36 mesi. Sarà comunque consentito alle start up innovative di concludere anche oltre il periodo massimo di 36 mesi un successivo contratto a termine, con l’assistenza della Direzione territoriale del lavoro) fino al raggiungimento della durata massima complessiva di applicazione delle nuove disposizioni che è di quattro anni.
Infine per i nuovi soggetti societari sono stati cancellati gli intervalli temporali minimi che devono intercorrere nell’ipotesi di successione di diversi contratti di lavoro a tempo determinato. Quindi le start up innovative non dovranno attendere che trascorra un intervallo minimo per poter procedere alla stipulazione di un nuovo contratto di lavoro a tempo determinato.