In tempi di crisi serve saper scegliere. A cominciare dagli studi e dai corsi di laurea, come confermano i dati diffusi da Unioncamere che fotografano un mondo del lavoro sempre alla ricerca mirata di professionalità figlie di corsi di laurea specifici.
In prima linea gli studi in economia che restano i più consigliati. Anche nel 2011 infatti le imprese destineranno qui la maggior parte delle ricerche tra i laureati, ben 22mila, un dato che cresce di anno in anno nonostante la crisi economica mondiale. E’ alta anche la richiesta di ingegneri, che complessivamente sono quasi 21mila mentre fra i diplomati le chances migliori riguardano quelli a indirizzo amministrativo e commerciale: 68mila le assunzioni nel 2011 contro gli istituti professionali con indirizzo meccanico che complessivamente entro fine anno ne prevedono 41mila in tutta Italia.
Una scelta di campo che sta diventando anno dopo anno sempre più importante, visto che i neoassunti di quest’anno rappresenteranno soltanto il 41% dei contratti previsti, cifra nettamente inferiore anche solo al 2010 quando furono il 54,7%. Le aziende puntano sempre più su figure di specializzazione elevata, quindi resta fondamentale l’esperienza maturata in precedenza. Così tra i quasi 600mila neoassunti del 2011, comprese quelle previste da qui a fine anno, 74mila saranno i laureati, 244mila i diplomati, 80mila le persone con la qualifica professionale e 196mila quelli con la sola scuola dell’obbligo.
Sempre scorrendo i dati di Unioncamere gli assunti più difficili da rintracciare sono soprattutto i laureati, la cui quota di introvabili raggiunge il 26,1% e sale addirittura al 27,3% dei ‘dottori’ con titolo specialistico. La più richiesta in assoluto si conferma come ormai avviene da anni la laurea in economia con 22mila assunzioni previste. Nella classifica seguono gli indirizzi di ingegneria elettronica e dell’informazione (con oltre 9mila assunzioni non stagionali) oltre a quello sanitario e paramedico, sempre richiestissimo con quasi 7mila unità. Altrettanto rari sono per le imprese i diplomati che abbiano conseguito una specializzazione, che rappresentano il 26,1%. I più richiesti in questo caso dovrebbero essere gli indirizzi amministrativo e commerciale: oltre 68mila, pari al 28% delle 244mila assunzioni di diplomati previste. A seguire gli indirizzi meccanico (25mila) e turistico alberghiero (oltre 11mila).
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