Mentre la nuova manovra economica prevista dal governo allunga l’età pensionabile, ci sono comunque mestieri che invece usufruiranno della pensione in anticipo. E’ il caso ad esempio dei lavori usuranti per i quali è prevista la possibilità di anticipare di tre anni rispetto all’età pensionabile la data del ritiro dall’occupazione.
Tutte le disposizioni, pubblicate nel maggio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, riguardano ovviamente le pensioni di anzianità e quindi il primo criterio utile è quello di aver maturato almeno 35 anni di contributi per presentare la domanda che andrà inoltrata entro e non oltre il prossimo 30 settembre. Il ministero del Lavoro e Welfare ha anche chiarito i criteri validi.
Sono considerati lavori usuranti quelli di attività particolarmente faticose per il fisico come prestare servizio nelle cave, in galleria, in stabilimenti dove ci siano lavorazioni ad alte temperature o chi lavori il vetro. Inoltre anche gli addetti al lavoro notturno che possano dimostrare almeno 64 notti all’anno, oppure tre ore di lavoro tra la mezzanotte e le cinque del mattino nel corso di tutto l’anno. E ancora gli addetti alla catena di montaggio che, nell’ambito di un processo produttivo in serie, svolgano lavori caratterizzati dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale. Infine gli autofrerrotranvieri conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone.
Per poter usufruire dell’anticipo triennale è necessario che queste occupazioni siano svolte al momento del pensionamento e che lo siano state in almeno 7 degli ultimi 10 anni per tutti quelli che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2017. Dal 2018 invece per godere del pensionamento anticipato bisognerà aver effettuato lavori di questo tipo per almeno la metà della vita lavorativa.
Se si maturano i requisiti entro la fine del 2011 la domanda va presentata entro il 30 settembre 2012 al proprio ente pensionistico, mentre dal 2012 il termine verrà anticipato al 30 marzo.
Nel calcolo dei requisiti oggettivi vanno esclusi i periodi di attività lavorativa coperti totalmente da contribuzione figurativa (come Cassa integrazione o mobilità), mentre dovrebbero essere considerati utili i periodi di malattia indennizzati, essendo normalmente coperti da contribuzione figurativa parziale.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad un’organizzazione sindacale, soprattutto per reperire tutti i documenti necessari. Perché presentare la domanda sembra una vera caccia al tesoro.
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