C’è un settore che in Italia è in forte espansione e proprio per questo è in grado di garantire anche un numero elevato di assunzioni, soprattutto in prospettiva. E’ quello della green economy che secondo i dati raccolti dal Rapporto GreenItaly 2012 realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere promette sviluppi molto interessanti.
Infatti il 38,2% delle assunzioni complessive programmate, comprese quelle stagionali, da tutte le imprese italiane dell’industria e dei servizi nel 2012 attiene alle aziende che investono in tecnologie verdi. In pratica su un totale di oltre 631mila assunzioni complessive programmate, oltre 241mila derivano da imprese che puntano sulla green economy. Inoltre delle 358 mila imprese che hanno investito negli ultimi tre anni in tecnologie pulite, ben il 20% prevede nel 2012 di assumere ancora e circa il 30% delle assunzioni complessive non stagionali programmate per il 2012 è per figure professionali legate alla sostenibilità.
Diversi i settori interessati che vanno dalla chimica alla farmaceutica, passando per l’agroalimentare, l’industria cartaria e tessile, edilizia, la meccanica, l’elettronica e i servizi, oltre al dal legno-arredo e all’high tech. Oltre ovviamente ai classici settori delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del ciclo dei rifiuti e della protezione della natura che interessano tutte le regioni italiane. A guidare la classifica è la Lombardia, con 69 mila aziende che investono nel green, seguita dal Veneto con quasi 34 mila imprese e dal Lazio con 33 mila imprese. Seguono Emilia Romagna (quasi 30 mila imprese green), Campania (oltre 26 mila), Toscana (oltre 24 mila), Piemonte (oltre 23 mila), Sicilia (circa 22.500), Puglia (oltre 21 mila) e Marche (circa 10.500).
Investimenti che pagano anche per la competitività: infatti il 37,4% delle imprese che investono in tecnologie green vantano una presenza sui mercati esteri, contro il 22,2% di quelle che non investono e il 37,9% delle imprese che realizzano eco-investimenti hanno introdotto nel 2011 innovazioni di prodotto o di servizio, a fronte del 18,3% delle imprese che non investono nella green economy.