Genova: gli operai della Fincantieri di Sestri Ponente hanno occupato nella giornata di ieri 11 Ottobre Via Soliman. Sono scesi in 400 in strada davanti alla fabbrica, bloccando il traffico, dando fuoco ai cassonetti, passando volantini alla popolazione.
I messaggi sugli striscioni sono amari “Fincantieri specchio d’Italia grazie governo / la nostra fine cancella Genova”.
La settimana scorsa gli operai di quello che è uno dei maggiori gruppi esistenti al mondo attivo nella progettazione e costruzione di navi mercantili e militari, dopo una notte di occupazione in fabbrica, hanno marciato per 10 chilometri, da Sestri alla prefettura, per richiedere un incontro col ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. L’incontro, programmato per questo Martedì, si è però rivelato un ennesima delusione, un sms rimbalzato attraverso i sindacalisti in riunione ha fatto scoppiare durante la mattinata la rivolta “Solo promesse, non c’è lavoro!”.
Intervistati sul perché di una nuova protesta, i lavoratori sono chiari “abbiamo occupato perché dal tavolo romano non ci sono notizie che ci confortano, siamo alla ripetizione di cose che abbiamo già visto, noi vogliamo impegni concreti. Ci ripetono le stesse cose da mesi, alle parole devono seguire i fatti”, mentre la rivendicazione è sempre drasticamente la stessa “il lavoro, la nostra richiesta è il lavoro, senza quello non possiamo fermarci”. Evidenziando una realtà drammatica “i lavoratori devono costruire, devono lavorare, se no il cantiere è da considerarsi chiuso”, annunciano la continuazione della lotta per i propri diritti “si, son previste altre iniziative”.
La risposta rassicurante del governo non si fa attendere, la notizia è che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha sbloccato 50 dei 70 milioni di euro previsti per i lavori di restyling del sito produttivo (gli altri 20 saranno anticipati all’Autorità portuale). Ma ai sindacati le parole non bastano e confermano l’occupazione del cantiere di Sestri.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.