Secondo Eurobarometro, un servizio della Commissione europea che si occupa di analizzare trend e tendenze dell’opinione pubblica in Europa dal 1973, il 25% dei lavoratori europei ha un impiego insoddisfacente e che non rispecchia le proprie competenze o studi professionali.
Risultati positivi per Danimarca e Finlandia ma note dolenti per Gran Bretagna, Francia e Italia.
Eurobarometro ha intervistato 13 mila persone in merito al proprio benessere ed eventuali disagi sul posto di lavoro, e i risultati sono molto diversi a seconda dei vari paesi. I riscontri di Austria, Germania, Finlandia, Danimarca e Slovacchia sono stati positivi, infatti disagi su ambiente e tipo di lavoro sono molto bassi o addirittutra inesistenti. L’80% dei lavoratori ha dichiarato di essere soddisfatto e a proprio agio riguardo il proprio impiego.
Situazione completamente diversa in Francia e in Gran Bretagna. Il 33% dei francesi e il 29% degli inglesi intervistati si dichiara insoddisfatto. In Italia tale valore è del 25%, di certo non altissimo rispetto a Francia o Inghilterra, ma è giusto dire che il 73% delle persone ascoltate appartiene alle classi sociali medio-alte e che di solito occupa posizioni o cariche più illustri, quindi più gratificanti sia dal punto di vista economico, che psicologico.
Anche l’età gioca un ruolo fondamentale: un terzo dei lavoratori insoddisfatti è sotto la soglia dei 24 anni, il 26% ha tra i 25 e 39 anni, mentre il 19% è sotto i 55.
Il fattore dello stipendio rientra certamente tra le cause principali che hanno influenzato le risposte degli intervistati, ma per un quinto di loro ad esempio, il mancato apprezzamento o rispetto da parte di colleghi o datori di lavoro, rappresenta il primo problema nel proprio impiego.
In Italia in particolare, è il 19% dei lavoratori a lamentarsi di tale disagio, seguita da Ungheria e Romania.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.