Poco più di duecentomila, ma il posto fisso se lo devono scordare. E’ questa l’analisi dei dati diffusi dal Sistema Sistema Informativo Excelsior, che mette insieme Unioncamere e Ministero del Lavoro, ed elaborati da Datagiovani: nel 2011 si prevedono circa 208mila assunzioni di giovani Under 30 in Italia, con una crescita del 5,6% rispetto al 2010.
Di per sé un dato relativamente positivo, ma che si va a scontrare con quelle che emerge una volta scorporato dai semplici numeri.
La maggior parte degli ingaggi riguarda regioni del Nord, in particolare Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta con alcune province a farla da padrone e soprattutto nella maggior parte dei casi si tratta di lavori stagionali o comunque a tempo determinato. Sempre meglio che niente, certo, ma lontani dalla soluzione di una crisi occupazionale che ha radici antiche.
Andando più nello specifico la crescita sarò del 22% in più nel NordOvest e dell’11% in più al NordEst, mentre nelle regioni centrali si registra una lieve flessione e al Sud crolla di ben 8 punti percentuali. Come detto sopra Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta fanno registrare previsioni ottimistiche, con almeno un quarto di posti in più previsti rispetto al 2010. E bene sembra poter andare anche per la Toscana con un +23%, Abruzzo con il 25% in più e soprattutto nelle Marche che mostrano un saldo positivo del 33 per cento.
La Puglia invece è la regione che prevede di assegnare più posti di lavoro ai giovani rispetto a quelli disponibili è la Puglia con il 38%, segnale tangibile che qualcosa si sta movendo anche se le cifre complessive permangono basse.
Quanto alle professioni ricercate, un quarto circa riguardaquelle ad elevata specializzazione, sia in posizioni dirigenziali che tecniche. Il resto è quasi tutto occupato da lavori impiegatizi o nei quali comunque sia richiesta esperienza specifica. Così ad esempio i più ricercati sono i commessi, con 31.740 richieste, davanti ai camerieri che superano quota 7.300.
Molto ambiti anche i ragionieri o contabili con 9.540 posti, i lavori di segreteria con 6.820, gli addetti a sportelli bancari, i cassieri negli esercizi commerciali come pure parrucchieri ed estetisti. Quasi per la metà dei posti la ricerca è rivolta indistintamente ad entrambi i sessi, ma il 36% dei posti è comunque è orientato su personale maschile contro il solo 21% di quello femminile. E soprattutto meno di quattro contratti su dieci sono a tempo indeterminato. Tra gli indirizzi scolastici più richiesti ci sono l’amministrativo-commerciale, il meccanico e il turistico-alberghiero
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