Non hai un lavoro e un reddito fisso? Allora fai la spesa e la paghi in volontariato. E’ questo il senso dell’operazione pronta a partire dai primi di maggio a Modena con l’Emporio Portobello, e che presto potrebbe essere seguita da altri comuni italiani.
Il principio è tanto semplice quanto efficace. Si tratta a tutti gli effetti di un supermercato dedicato a disoccupati e famiglie disagiate: in tutto 450 nuclei familiari scelti insieme ai servizi sociali della zona e che possano effettivamente dimostrare la loro situazione economica difficile attraverso la dichiarazione Isee.
Ai capofamiglia verrà consegnata una tessera gratuita uguale a quelle che normalmente si utilizzano per la raccolta punti nei vari concorsi. E il prezzo degli acquisti non sarà indicato in euro, bensì in punti che equivarranno ad ore da dedicare in cambio con attività di volontariato e nel sociale, al servizio della comunità. La tessera rimarrà a disposizione della famiglia per un tempo limitato e soprattutto nel caso in cui condizioni famigliari migliorino sarà girata ad altre famiglie che entrano in graduatoria.
Un vero e proprio emporio sociale che servirà anzitutto a rispettare la dignità delle persone, ma fungerà anche da centro per la raccolta e la distribuzione di beni di prima necessità, oltre che a mettere in rete i diversi soggetti che operano per contrastare la povertà coinvolgendo il territorio, le imprese e i cittadini che con il proprio lavoro gratuito, ma anche donazioni economiche e di prodotti per sostenere un progetto che ricalca il People Supermarket diventato famoso a Londra.
Come spiega Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato, “crediamo molto in questo progetto e vogliamo si mantenga la dimensione dell’acquisto. Vogliamo stringere un patto con gli utenti che accoglieremo nei nostri locali e intendiamo instaurare con gli utenti un vero dialogo per cercare di assisterli in questa nuova fase di vita. Cambiare lo stile di consumo sarà uno dei primi obiettivi”.