Primo: la conoscenza diretta. Secondo: le banche dati aziendali. Terzo: agenzie interinali e servizi, pubblici e privati. E’ questa la scala di priorità che, secondo un’indagine svolta da Unioncamere, le imprese italiane hanno seguito nel 2010 quando si è trattato di assunzioni.
I dati, raccolti dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e dal Ministero del Lavoro parlano chiaro: farsi conoscere e valutare scrivendo un buon curriculum, inviato direttamente all’azienda è la via migliore per trovare un lavoro. Anche meglio, per quello che sostiene Unioncamere, dell’eventuale segnalazione effettuata da conoscenze comuni.
Secondo la ricerca, infatti, quasi un’azienda su due l’anno passato ha effettuato le proprie assunzioni per conoscenza diretta del candidato “con una crescita sensibile di questa modalità d’individuazione del personale rispetto all’anno precedente, quando ad essa ricorreva il 28,7% delle imprese”.
La conoscenza diretta, che può essere anche derivata da un precedente periodo di lavoro o di stage, resta il canale di assunzione preferito per le imprese di minori dimensioni visto che l’ha utilizzata il 53% delle aziende con meno di 9 dipendenti. In particolare vi ricorre il settore industriale ed è decisamente la preferita per lavorare nel Mezzogiorno essendo praticata dal 57,1% delle imprese presenti in quell’area.
Le banche dati aziendali rappresentano invece il canale preferito dalle imprese che superano i 50 dipendenti e che ricorrono a questa modalità di selezione in oltre il 46% dei casi. Le segnalazioni di conoscenti o fornitori dell’azienda invece sono profondamente calate rispetto al 2009, ma comunque risultano utilizzate prevalentemente dalla imprese con meno di nove dipendenti e in maniera generalizzata su tutto il territorio nazionale.
In discesa anche le richieste alle agenzie interinali e altri intermediari privati soprattutto del settore industriale, anche se le aziende con più di 50 dipendenti vi fanno ancora largo ricorso. E’ calato anche di quasi 4 punti percentuali il numero delle imprese che hanno utilizzato i quotidiani e la stampa specializzata per selezionare il proprio personale.
“Il clima economico che stiamo vivendo – ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere – impone alle imprese grande attenzione nella selezione del personale. In un contesto del genere, il ‘fiuto’ dell’imprenditore e il rapporto di fiducia che può essersi creato tra quest’ultimo e un giovane alla ricerca di lavoro magari in occasione di uno stage o tirocinio diventa premiante ai fini di una assunzione”.
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