Non è stato questo un anno esaltante per la crescita dei posti di lavoro come dato generale. Si cerca quindi, pur in numeri poco positivi, di guardare il bicchiere mezzo pieno, affinando le analisi. Ad esempio si apprende che quest’anno la maggior parte delle assunzioni sono state fatte alla voce ” ambiente e sostenibilità” .
Delle 600 mila previste in tutto, circa 227 mila riguardano figure professionali che fanno riferimento alla sostenibilità e all’ambiente e poco meno della metà di queste sono direttamente ascrivibili ai “green jobs” e alla figure emergenti del settore. Questo è quanto dicono i dati del Rapporto GreenItaly, redatto da Symbola e Unioncamere.
I posti di lavoro sono stati creati da quelle imprese, che operano non solo nei settori della sostenibilità, ma anche in quelle attività relative alla riconversione ecologica della nostra economia nazionale sempre più importante per uscire dalla crisi e per creare occupazione.
L’elenco delle figure ricercate e bizzarro e interessante: si va dall’’auditor esperto in emissioni di gas serra in atmosfera all tecnico superiore per industrializzazione, qualità e sostenibilità dell’industria del mobile, ci sono anche lo statistico ambientale, l’operatore marketing delle produzioni agroalimentari biologiche. Esistono figure come il risk manager ambientale, l’ingegnere dell’emergenza, il progettista di architetture sostenibili e l’esperto del ciclo di vita dei prodotti industriali.
Altro dato interessante le imprese “verdi” tendono a consolidare il rapporto di lavoro più delle altre imprese. Nel loro caso infatti il 48 per cento dei casi si tratta di contratti a tempo indeterminato. Al di fuori dei mestieri verdi, la percentuali di posti fissi è solo del 43 per cento. Non è però semplice per le aziende trovare le figure adatte. I selezionatori fanno difficoltà nel 30 per cento dei casi, circa il 6 per cento in più di quanto non accade per le figure che invece non sono legate alla sostenibilità ambientale.
Quanto agli aspetti formativi, il nostro paese esprime una buona offerta formativa al cui interno sono presenti indirizzi mirati alla specializzazione nel campo della mobilità sostenibile, della bioedilizia, delle energie rinnovabili o dell’efficienza energetica.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.