Se è vero che in Italia il mondo del lavoro è popolato da precari, buona parte di loro è rappresentata da giovani genitori che hanno bisogno di certezze per loro e i figli. Ecco perché è una buona notizia constatare come finalmente una circolare Inps del 5 settembre scorso abbia sbloccato il contributo di 5mila euro per le aziende che assumono.
E’ stata infatti istituita la “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori” prevista da un decreto del ministero della Gioventù (quello retto da Giorgia Meloni) del novembre 2010 e che va ad attuare un’agevolazione prevista dalla legge 247/2007 che per far fronte al precariato stanziava 51 milioni di euro.
Potranno iscriversi inserendo i loro dati tutti coloro che non abbiano ancora compiuto i 36 anni d’età e che hanno uno o più figli minori, che siano legittimi, naturali, adottivi o in affidamento. Inoltre per accedere bisogna essere occupati presso qualsiasi azienda con un contratto di lavoro che non garantisca il futuro, dal un contratto a tempo determinato, al co.co.co., oppure ancora essere collaboratori a progetto o collaboratori occasionali. Inoltre potrà presentare domanda anche chi abbia perso da poco un lavoro di questo tipo, purché dimostri di essere ancora attualmente disoccupato.
Una pratica da fare direttamente online sul sito dell’Inps (www.inps.it) previo rilascio del Pin di accesso che rilascia lo stesso istituto di previdenza, anche se al momento è ancora tutto bloccato perché bisogna attendere che il provvedimento sia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. A quel punto la banca dati potrà essere consultata dalle imprese private così come dalle cooperative che saranno libere di assumere un soggetto a tempo indeterminato (vale anche il contratto par-time) e riceveranno un bonus pari a 5mila euro per ogni lavoratore, fino ad un massimo di cinque persone. Dall’incentivo sono invece esclusi gli enti pubblici.
Ovviamente questo beneficio non potrà essere cumulato con altri incentivi previsti dalle normative vigenti. Le imprese avranno libero accesso agli archivi dell’Inps per verificare se il lavoratore che intendono assumere sia iscritto alla “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”e da lì il paso sarà semplice: una volta completata la pratica di assunzione il datore di lavoro dovrà inoltrare una domanda online sempre al sito dell’Inps e il gioco è fatto. Non resta che attendere di vedere da qui a fine 2011 quanti nuovi posti di lavoro avrà generato.
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