Stranieri lavoratori, un mese per la messa in regola

Un mese per mettere a posto tutti. E’ questo il senso delle ‘dichiarazioni di emersione’, ossia la messa in regola di cittadini stranieri clandestini che lavorano in Italia e che fino ad oggi non siano stati registrati. Sarà possibile farlo, per i loro datori di lavoro, fino alle ore 24 del 15 ottobre prossimo, presentando le domande allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la propria Prefettura di competenza.

Il governo non ha previsto una quota massima, ma comunque ha fissato dei paletti che non possono essere evitati. In primis i rapporti di lavoro possono essere sia a tempo determinato che indeterminato, basta che prevedano un orario di lavoro a tempo pieno, oppure per quello che riguarda i collaboratori domestici come le badanti che abbiano un orario di lavoro a tempo parziale comunque non inferiore alle 20 ore settimanali.

La richiesta dovrà essere presentata esclusivamente in favore dei lavoratori extracomunitari che al 9 agosto 201, erano occupati irregolarmente da almeno 3 mesi e che siano presenti sul territorio nazionale ininterrottamente almeno dal 31 dicembre 2011. Il datore di lavoro prima di presentare i documenti dovrà provvedere al pagamento di un contributo pari a 1.000 euro per ogni lavoratore utilizzando il modello di pagamento “F24 Versamenti con elementi identificativi”, da compilare presso sportelli bancari e uffici postali oppure scaricandolo dai siti internet del Ministero dell’Interno, del Ministero del Lavoro, del Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate.

A presentare la domanda dovranno essere i datori di lavoro a patto che siano cittadini italiani, cittadini di un paese appartenente all’Unione Europea, cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno CE soggiornanti di lungo periodo, cittadini stranieri titolari di carta di soggiorno in quanto familiari di cittadini comunitari o titolari di carta di soggiorno permanente per familiari di cittadino comunitari, oltre ai cittadini stranieri che abbiano presentato richiesta di rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o di carta di soggiorno per familiare di cittadini comunitari.

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