Spesso mi domando perché determinati eventi negativi devono accadere. Posso, io, in qualità di persona, godere sulla sofferenza altrui? Cosa ne ricavo? Malgrado ciò esistono esseri umani che stanno bene nel vedere altre persone provare dolore.
Ho fatto un’indagine ed ho scoperto che la violenza ha mille sfaccettature e si proietta nelle seguenti tipologie: maltrattamento fisico, maltrattamento sessuale, maltrattamento economico e maltrattamento psicologico.
Il Mobbing si racchiude in quest’ultima tipologia.
Il Mobbing è, infatti, una forma di violenza psicologica specifica del posto di lavoro: si attua attraverso comportamenti aggressivi e ripetuti da parte di colleghi o datore di lavoro. La vittima viene emarginata, denigrata, attaccata: viene posta in ridicolo di fronte a terze persone o rispetto alle alte gerarchie, gli vengono affidati compiti dequalificanti…. E il fine di questi comportamenti? Eliminare la persona che, in un certo senso, è divenuta scomoda.
Il Mobbing ha delle conseguenze devastanti: la persona che subisce viene lesa psicologicamente, fisicamente e viene meno la fiducia in se stessi. Purtroppo, oltre agli stati ansiosi, depressivi, ecc., può accadere che la vittima ricorra al suicidio.
Esistono principalmente due tipi di Mobbing:
- Mobbing di tipo verticale: è messo in atto da parte dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti per spingerli a licenziarsi da soli
- Mobbing di tipo orizzontale: è praticato dai colleghi di lavoro verso uno di loro per diversi ragioni, tra cui la gelosia
Esso sta assumendo moli sociali di elevato rilievo: almeno il 6% della popolazione attiva ne sarebbe vittima. Non è un fenomeno del tutto nuovo, tuttavia oggi ha assunto dimensioni allarmanti.
Il Mobbing è considerato una vera e propria malattia professionale: fatevi aiutare, prevenire è meglio che curare!
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