Soprattutto negli ultimi anni abbiamo sentito spesso parlare di Lavoro a domicilio, ma in sostanza, in cosa consiste tale tipologia lavorativa? Il Lavoro a Domicilio si inscrive all’interno della più ampia categoria lavorativa del lavoro dipendente e subordinato, a differenza di altri contratti però, la particolarità di questo contratto consiste nello svolgimento del lavoro.
Tale formula infatti prevede che lo svolgimento attivo del lavoro, che sia esso intellettuale o manuale, avviene direttamente presso il domicilio del lavoratore o in un locale di proprietà del lavoratore, e non nei locali del datore come solitamente avviene.
Come già ribadito in precedenza, il lavoro a domicilio va ad inserirsi nell’ambito del lavoro subordinato, indi per cui vengono applicate condizioni di contratto similari. È importante sottolineare però che il lavoratore a domicilio può sfruttare l’aiuto dei membri appartenenti alla sua famiglia, senza però avvalersi di manodopera salariata o di apprendisti.
L’assunzione per il lavoro a domicilio può determinarsi in via esclusiva tramite i “Centri per l’Impiego” (CPI), in quanto solo all’interno di questi centri si conservano gli appositi registri dei lavoratori a domicilio. In questo modo, gli imprenditori che vogliono commissionare un lavoro a domicilio dovranno a loro volta iscriversi in un particolare registro “Direzione provinciale del Lavoro” depositato nella provincia di riferimento in cui vuole commissionare il lavoro.
Per quanto attiene, invece, al salario e alla retribuzione, non vi è differenza alcuna rispetto allo stipendio generalmente percepito dai lavoratori dipendenti. Unica particolarità è rappresentata dalla tariffazione a cottimo pieno decretate dai contratti collettivi.
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