La scelta vincente per il mercato del lavoro che riguarda i giovani è legata all’effettuazione di uno stage. E’ quanto rilevano i dati diffusi da Unioncamere elaborati in collaborazione con il Ministero del Lavoro: almeno 38mila ragazzi che hanno effettuato uno stage o un tirocinio nel 2010 sono stati poi assunti dalle imprese che li avevano accolti.
Cifre assolutamente interessanti, soprattutto in crescita rispetto all’anno precedente quando i tirocinanti e stagisti poi assunti erano stati poco meno di 37mila. A fronte di questo dato c’è anche quello relativo alle imprese che hanno deciso di aderire alla possibilità di aprire le loro porte a stages: nel 2010 sono state il 13,3% del totale mentre erano il 14,8% nel 2009).
E più è grande l’azienda, anche se può sembrare lapalissiano, maggiore è anche la possibilità di avere tirocinanti: le imprese con meno di 9 dipendenti che hanno messo in piedi stages sono state il 9,9% del totale (dato negativo rispetto all’11,6% dell’anno precedente), quelle con oltre 500 dipendenti sono state il 73,9%, in largo aumento rispetto al 65,8% del 2009. Complessivamente sono stati 310.820 i progetti a fronte dei 321.850 del 2009, con una contrazione che ha riguardato soprattutto il settore dei servizi e in particolare quello dei servizi di alloggio e ristorazione, dove lo scorso anno i giovani stagisti sono stati quasi 44mila, 11mila in meno del 2009.
La durata degli stages permette una profonda conoscenza reciproca: il 60% di essi dura almeno due mesi mentre il 7,1% può anche superare i 6 mesi. Ma anche in questo caso è necessario saper scegliere. I dati di Unioncamere dicono che lo scorso anno le quote maggiori di neo-assunti cono state registrate all’interno del settore manifatturiero, tra le imprese chimiche, farmaceutiche e petrolifere e nelle aziende della meccanica.
Invece in quello dei servizi le quote maggiori sono per le imprese del commercio al dettaglio, dei servizi di trasporto e logistica, ma anche dei servizi informatici e telecomunicazioni. Quanto ai dati, i più bravi o fortunati sono stati i ragazzi tirocinanti in Centro Italia, seguiti da quelli del Nord-Ovest, del Sud e in ultimo del Nord-Est.
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