Emergono alcuni dati molti interessanti dalla ricerca ‘Neolaureati & Stage‘, condotta da Gidp (ossia l’Associazione direttori risorse umane) che lavora su un complesso di più di 3850 direttori di area delle maggiori realtà imprenditoriali italiane.I risultati più significativi relativi agli ultimi dodici mesi dicono che la possibilità che un’azienda assuma un neolaureato al termine del periodo di stage è pari al 50% mentre il tirocinio pur non offrendo alcuna garanzia è richiesto praticamente dal totale delle aziende prima di procedere ad un’assunzione.
E sposando la recente riforma del lavoro, la forma più utilizzata è l’apprendistato, seguito da contratti a tempo determinato e dai co.co.pro, mentre solo un’azienda su dieci prevede subito un contratto a tempo indeterminato.
L’indagine si è anche occupata di determinare quelli che siano i diplomi di laurea più ricercati. In testa c’è Ingegneria, richiesta dal 29% delle aziende, seguita da Economia con il 23%, Informatica e Chimica (con il 6%) e Giurisprudenza (con il 5%). Invece sembrano avere meno possibilità di uno sbocco certo gli studenti delle facoltà umanistiche. Una laurea in Lettere è richiesta solo dal 1% delle aziende e quella in Filosofia solo dallo 0,39%, ma c’è anche poca richiesta di educatori, biologi e sociologi.
Quanto alla ricerca di forze lavorative fresche il bacino più utile resta quello degli uffici placement delle università, ritenuti affidabili perché permettono di pubblicare offerte di lavoro e stage e perché permettono l’accesso alle liste dei laureati. Ma sta aumentando anche la quota del reclutamento attraverso i social network, in particolare LinkedIn che é considerato uno strumento efficace per avere qualche informazione in più sui candidati e confrontare le informazioni presenti nel curriculum inviato all’azienda con quelle messe online. Praticamente nessuno invece si rivolge alla carta stampata.
Le aree in cui ci sono state il maggior numero di assunzione negli ultimi 12 mesi sono quella commerciale (12%), seguita da ricerca e sviluppo (10,%), produzione (9%) e marketing (7%), mentre nei prossimi sei mesi si assumerà di più nell’area produzione. Inoltre nelle loro selezioni le aziende cercano ragazzi motivati almeno per il 20%; seguono le esperienze lavorative svolte durante gli studi, la disponibilità alla mobilità territoriale, gli studi portati a termine nei tempi previsti, l’aver conseguito un Master.