I lavoratori del comparto chimico-farmaceutico hanno finalmente un nuovo contratto di lavoro, siglato nei giorni scorsi da Federchimica, Farmindustria e i sindacati di categoria. La sostanza è un aumento complessivo degli stipendi pari a 148 euro che verrà dilazionato in quattro tranches e che interessa più di 180.000 lavoratori per 3.000 imprese che operano anche nel campo delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e Gpl.
Un accordo raggiunto in tempi relativamente rapidi , visto che le parti ci lavoravano sopra dall’estate 2011 e che soprattutto introduce aspetti importanti come si legge nella nota che ha accompagnato la firma: “L’esigibilità crea condizioni di certezza delle regole e delle loro applicazioni, la flessibilità é un aspetto trasversale importante, che parte dal riconoscimento della formazione come strumento essenziale per la qualità delle risorse umane. Un alto livello di formazione può garantire un aggiornamento costante e una maggiore preparazione, che rendono il lavoratore più facilmente ricollocabile in differenti ambiti aziendali”.
Un altro aspetto importante è il Progetto Ponte con l’obiettivo di aumentare e favorire l’occupazione giovanile creando la giusta commistione tra chi è già occupato e chi deve entrare nel mondo del lavoro. In pratica il lavoratore che ha maturato esperienza e sta per andare in pensione ridurrà il proprio carico di lavoro permettendo l’ingresso di un lavoratore junior. Così il lavoratore in uscita assumerà per un tempo determinato e part-time il ruolo di tutor per la formazione delle nuove generazioni.
Nell’accordo sottoscritto c’è la possibilità, previo accordo delle parti in ambito aziendale, di posticipare il pagamento delle tranches di aumento dei minimi fino ad un massimo di sei mesi. In più ogni azienda potrà separatamente realizzare specifiche intese seppur temporanee che vadano a modificare il Contratto Nazionale in modo da favorire ulteriormente l’ingresso di nuovo personale giovane.
Scendendo nel concreto, l’aumento partirà dal 1° dicembre con 10 euro; successivamente dal 1° gennaio 2013 salirà di 33 euro, dal 1° gennaio 2014 di 43 euro, dal 1° gennaio 2015 di 47 euro e dal 1° ottobre 2015 ci 15 euro. L’accordo prevede anche un + 0,20% sulla previdenza complementare del settore e l’incremento dell’indennità di 3 euro per i lavoratori in turno notturno, tutto a carico delle imprese.
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