Se l’occupazione giovanile è uno dei punti dolenti nell’economia italiana, trovare un nuovo lavoro per gli under 35 si sta facendo ancora più dura in Italia. Lo dimostra un rapporto della Banca d’Italia che mette nero su bianco una realtà drammatica in prospettiva.
Nel 2008 infatti almeno un italiano su tre nella fascia di età compresa fra i 15 e i 34 anni riusciva entro un anno dall’inizio delle ricerche a trovare un primo impiego o uno nuovo nel caso avesse perso il posto: la percentuale si attestava infatti al 33,5% degli intervistati. Ora che sono passati solo tre anni invece il numero è drammaticamente sceso: solo il 26,7% ha la probabilità di reinserirsi nel mondo del lavoro entro dodici mesi.
Il che significa che tre quarti dei giovani trovano condizioni difficili, se non impossibili anche solo per provarci. E non è un problema che, come fisiologicamente avviene da troppi anni a questa parte, interessi soltanto le regioni del Sud Italia ma si è esteso anche a quelle in teoria più floride e potenzialmente più ricche di offerte. Infatti nel 2010 le probabilità di siglare un contratto di lavoro nel Nord Ovest erano pari al 33% e nel Nord est al 37,2% per scendere al 25,9% e crollare definitivamente nelle regioni del Mezzogiorno con un desolante 21,3%.
Ma sbaglierebbe chi pensasse si tratti solo un fenomeno legato a chi abbia poca espereinza o ancora di più sia alla ricerca di un primo impiego. Infatti i disoccupati over 35 sono quelli con le probabilità più basse di riuscire a sistemarsi entro dodici mesi mentre paradossalmente la fascia 14-34 fino al 2010 ha avuto percentuali leggermente superiori alla media nazionale. Come a dire che una volta usciti dal sistema resta difficile reinventarsi una formazione professionale oppure trovare sbocchi utili entro tempi brevi.
Le cause vanno ricercate come al solito nella mancanza di una politica di sostegno per le aziende alla formazione e al praticantato dei giovani, ma anche ad incentivi per il reinserimento di chi abbia perso il posto di lavoro. Tutti temi ai quali il governo Monti dovrà mettere subito mano.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.