La notizia risale a qualche giorno fa, ma noi d RisparmioAlLavoro non potevamo non riportarla. A quanti ancora non ne fossero a conoscenza, ricordiamo che lo scorso 20 aprile, è stato finalmente sigillato un accordo di strategica importanza per i lavoratori italiani.
Difatti proprio lo scorso mercoledì è stato firmato l’Accordo Stato-Regioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, valido per i dodici mesi che vanno dal 2011-2012.
In poche parole, grazie all’accordo sopracitato, i patti e le condizioni già approvate per gli ammortizzatori sociali in vigore per il 2009-2010, saranno automaticamente prorogate anche per il prossimo anno.
Pare che il Governo, a tal proposito, abbia rinnovato la disponibilità (così come previsto dalla legge di stabilità) di stanziare 1 miliardo di euro per poter far fronte agli interventi di sostegno del reddito, ricordiamo che al miliardo sopracitato andranno a sommarsi altri 600 milioni di residui del biennio 2009-2010.
Ma l’accordo tra Stato e Regioni, però, non mira unicamente al rinnovo del documento, ma bensì si completa grazie ad una sezione specifica al cui interno sono state sancite e trascritte tutte le nuove misure di politica attiva volte a ricollocare -nuovamente- i lavoratori sul mercato del lavoro al fine di evitare la formazione di bacini di disoccupazione di lunga durata.
Sempre nel documento in questione, inoltre, viene altresì confermata l’intesa del 17 febbraio 2010 rispetto alle principali linee guida stabilite per l’iter formativo.
Nel dettaglio, inoltre, l’accordo prevede:
- Il conferimento di una posizione di preminenza dei servizi per l’impiego nei vari svolgimenti di riqualificazione e di ricollocazione dei lavoratori. Tale ruolo di primaria importanza viene affidato per sancire in via effettiva l’offerta di lavoro rendendola congrua al rispettivo sistema sanzionatorio;
- La possibilità di fare ricorso ai Fondi Interprofessionali e agli enti bilaterali rispetto allo svolgimento delle politiche attive e alla formazione, inoltre in via ipotetica ci sarebbe altresì la possibilità di procedere ad interventi di sostegno al reddito ove stabilito e concordato dalle parti sociali.
- La possibilità di ricorrere al sostegno offerto dalle risorse del Fondo sociale europeo per gli interventi previsti.
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