Ci sono due dati contrastanti che emergono analizzando il mondo del lavoro dedicato espressamente ai disabili a fine 2011. Da una parte il tasso di disoccupazione molto alto, pari almeno a due terzi della popolazione potenzialmente attiva; dall’altra invece la soddisfazione complessiva delle aziende che impiegano persone diversamente dotate.
Per legge in Italia con le categorie protette ci sarebbero almeno 100mila posti riservati, ma la quota dei non occupati sfiora il 66%, a dimostrazione di come molti datori di lavoro siano disposti ad essere multati, come previsto dalla legge, piuttosto che assumere. Ecco perché, a rendere più chiaro il quadro potrebbe tornare utile l’ultima ricerca dell’Isfol, ossia l’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, che ha fotografato la situazione sull’inserimento in particolare di lavoratori con disabilità psichica nelle aziende italiane.
Un’inchiesta che si è prolungata nel tempo, tanto da durare 4 anni con la raccolta di questionari e la realizzazione di interviste. Ne è emerso un quadro confortante: su un migliaio di ditte piccole prese in esame il 6,2% di loro ha in organico un disabile e tra questi il 2,2% ha un disturbo psichico e il 0,6% dei quali riceve una retribuzione.
Numeri diversi invece tra le aziende che superano i 15 dipendenti e sono quindi obbligate ad assumere persone disabili. Sono state quasi 500 e da loro la quota dei diversamente abili sale al 45,5%, con 70 disabili psichici sulle 570 persone inserite in organico. Sette imprese su dieci hanno ammesso che l’esperienza fatta è stata “molto o abbastanza positiva” e i casi in cui non c’è stata soddisfazione derivano soprattutto dalla scarsa presenza di tutor esterni oppure dall’aggravarsi della malattia cha ha colpito il soggetto interessato .
Un’ulteriore dimostrazione di come, con i dovuti sostegni da parte del governo e delle istituzioni locali, la vita dei disabili potenzialmente utili alla comunità potrebbe essere molto più semplice e gratificante, nonostante la crisi occupazionale italiana.
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