Si chiama AMVA, una sigla che sta per ‘Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale’, ed è il programma voluto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e realizzato attraverso Italia Lavoro grazie al contributo del Fondo sociale europeo 2007-2013 con una somma complessiva pari a 78 milioni di euro.
In concreto serve a promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, la creazione delle cosiddette ‘botteghe di mestiere’ e fornire contributi per la creazione di nuove imprese, ma anche di aiutare con mezzi concreti quelli che siano disposti ad assumere dei giovani. In particolare è previsto un contributo di 5.500 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno e di 4.700 per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.
Tutte le imprese interessate potranno presentare la domanda di accesso al contributo unicamente on line entro il 31 dicembre prossimo. E la novità sta nel fatto che potranno partecipare anche gli studi professionali, in qualunque forma costituiti. Quanto invece ai soggetti che possono essere assunti, in particolare si tratta di chi sia in possesso del requisito di lavoratori svantaggiati come definito dal Regolamento n. 800/20082, con il rispetto dei vincoli di età previsti dalla normativa relativa all’apprendistato. E ancora i soggetti che non hanno avuto rapporti di lavoro dipendente o assimilato negli ultimi 12 mesi con il soggetto richiedente, la cui cessazione sia stata determinata da cause diverse dalla scadenza naturale dei contratti.
Insomma, un incentivo interessante soprattutto di questi tempi. Il problema di fondo resta quello della manodopera, visto che spesso si tratta di campo nei quali i giovani, un po’ in tutte le regioni italiane, stentano ad emergere.
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