Prima il tirocinio, poi l’assunzione. In teoria un passaggio semplice e logico, sempre tropo spesso però lontano dalla realtà. Un passaggio che in Abruzzo da oggi dovrebbe diventare più agevole grazie alla pubblicazione da parte della regione dell’avviso “Giovani (in)determinati”, finanziato con ben 10 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo.
In pratica prevede due opzioni: l’assunzione immediata oppure un tirocinio di 4 mesi per poter accedere ai 15 mila euro di bonus che serviranno ad inserire sul mercato del lavoro abruzzese giovani dai 18 ai 35 anni qualificati, sia diplomati e laureati, tutti esclusivamente con contratti a tempo indeterminato.
Il passo successivo alla pubblicazione dell’avviso sarà la creazione di due elenchi presso i Centri per l’Impiego, una di giovani diplomati e un’altra di giovani laureati fra i 18 e 35 anni. Le aziende partecipanti all’avviso potranno consultarle per attivare assunzioni dirette a tempo indeterminato di uno o più giovani, beneficiando così di un bonus ‘assunzionale’ pari a 15.000 euro per ogni soggetto assunto oppure per attivare il tirocinio di 4 mesi di uno o più giovani finanziato al 50% (ossia per 1.200 euro) in caso di cessazione del rapporto allo scadere dei 4 mesi, oppure finanziato con 15.000 euro in caso di assunzione a tempo indeterminato dopo il tirocinio.
Quindi in questo caso il periodo di formazione diventa una vera e proprio opportunità di assunzione e non soltanto un parcheggio, avendo effettivamente uno sbocco occupazionale reale, accedendo al termine del percorso ad assunzioni vere. Un segnale importante per contrastare la disoccupazione giovanile che parte da una regione come l’Abruzzo nella quale la piaga soprattutto tra i giovani è diffusa.
Ovviamente soddisfatto l’assessore abruzzese alle politiche attive del Lavoro, Paolo Gatti:
“Abbattere la precarietà del mercato del lavoro, dare sostanza al principio del merito incentivando l’assunzione a tempo indeterminato di capitale umano qualificato, sono tutti obiettivi fondamentali.
Inoltre mandiamo un segnale culturale e di fiducia alle famiglie e ai giovani che si impegnano nello studio: anche in Abruzzo ci può essere l’opportunità di un lavoro non precario e in linea con le proprie propensioni, i propri talenti e le proprie aspettative. Ci auguriamo che con questo progetto la nostra regione possa diventare un laboratorio per il contrasto alla disoccupazione giovanile”.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.