Buone notizie per i disoccupati di tutta Italia, difatti secondo alcune recenti indagini è emerso che le Pmi italiane negli ultimi mesi hanno palesato una maggiore disponibilità nelle assunzioni, ma a sorpresa sembra che il vero problema risieda nella mancanza di figure professionali adeguate.
A delineare questa situazione, una recente indagine condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro rispetto alla situazione delle Pmi con meno di 250 dipendenti durante l’intero arco del primo trimestre di questo 2011.
Secondo lo studio,infatti, pare che le aziende italiane abbiano previsto l’ingresso in azienda di quasi 99mila lavoratori dipendenti, con una maggiore concentrazione delle assunzioni nelle regioni settentrionali; Procedendo così ad un paragone rispetto al primo quadrimestre del 2010 emerge un netto aumento della disponibilità occupazionale, difatti lo scorso anno le assunzioni previste per i mesi da Gennaio ad Aprile non superavano nemmeno le 71mila unità.
Pare che ad avere un forte slancio occupazionale siano state le industrie manifatturiere seguite a ruota da quelle impegnate nel settore delle costruzioni, difatti solo in questi comparti sono state programmate oltre 45mila assunzioni.
Per quanto riguarda la tipologia di contratto, invece, si può dire che la tipologia media di contratto prevista dalle Pmi è prevalentemente atipica, difatti sembrano comunque scarseggiare i contratti a tempo indeterminato che verranno concessi solo al 42,5% degli assunti.
Le restanti quote invece dovranno accontentarsi di contratti prevalentemente stagionali e a termine, ma nonostante tutto sembra comunque che qualcosa in ambito lavorativo si stia finalmente muovendo dando un attimo di respiro a quanti tutt’oggi si trovano senza una fonte di guadagno sicura e costane nel tempo.
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