Trovare lavoro in Italia oggigiorno è diventata davvero un’impresa difficile, il precariato ha completamente infranto ogni possibile aspettativa di vita serena, e il futuro diventa sempre più incerto per migliaia e migliaia di giovani che, pur volendo, si trovano ancora costretti a vivere in famiglia per mancanza di liquidi da investire nell’affitto o nell’acquisto di una propria casa.
Diventare adulti oggi è molto più difficile di ieri, in quanto l’entrata nel mondo del lavoro si ritarda sempre di più, una condizione questa che parallelamente comporta la permanenza sempre più accentuata dei giovani nelle proprie case di origine, determinando quindi una stagnazione del riciclo generazionale.
Una situazione che non sembra affatto accennare a risolversi in quanto continua a crescere il tasso di disuccupazione soprattutto tra i giovani laureati, le percentuali infatti parlando di aumenti che vanno dal 15 al 16% per coloro che si trovano in possesso di una laurea triennale e dal 16 al 18% per coloro che hanno scelto di conseguire altresì la laurea specialistica biennale.
Questo è quanto è emerso dal tredicesimo rapporto stilato da Almalaurea rispetto alla condizione occupazionale dei laureati, ma a questi dati si aggiungono altre notizie non del tutto positive, difatti pare che il tasso di occupazione dei laureati triennali, ad un anno dal conseguimento del titolo, è pari al 71 per cento, mentre invece il numero si abbassa nel caso dei laureati di secondo livello che raggiungono appena il 56 per cento (specialistici) e il 37% quelli a ciclo unico.
Un campanello d’allarme, questo, che getta nuove inquietanti ombre su un contesto economico e lavorativo italiano stagnante e senza futuro.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.