Saranno quasi 92mila le assunzioni delle aziende italiane di qui a fine anno. E’ una previsione frutto del consueto sondaggio effettuato da Unioncamere e ministero del Lavoro che mette sul piatto la domanda di lavoratori dipendenti da parte delle imprese industriali e terziarie. Si tratta di circa duemila assunzioni in meno rispetto al 2010.
Si va verso un periodo particolare dell’anno, quello delle feste natalizie. Ecco perché le aspettative sui consumi soprattutto per la seconda metà di dicembre e inizio 2012 dovrebbero far crescere il numero di ingaggi nell’industria alimentare e nel commercio, anche se soprattutto nel primo caso si tratta di impieghi solo a carattere stagionale. E in questo caso si segnalano buone indicazioni ad assumere lavoratori sotto i 30 anni, con una cifra che dovrebbe essere superiore alle 31mila unità mentre è ancora basso il dato relativo alle donne, la cui richiesta è pari a 15.400 euro.
Venendo più in dettaglio, saranno 63mila i lavoratori a carattere non stagionale (7.800 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), mentre circa 29mila saranno quelli stagionali (5.800 in più al confronto dello stesso periodo del 2010). Segno che le imprese non si fidano ancora della ripresa e preferiscono prendere un maggior numero di personale a tempo determinato, anche se solo per pochi mesi.
La quota di contratti stagionali crescerà sia nell’industria, con 23mila assunzioni totali che rappresentano un aumento di 2.100 unità totali rispetto a ottobre-dicembre 2010, sia nei servizi dai quali sono attese oltre 69mila entrate complessive, 4.100 in meno della fine dello scorso anno. E ancora 7.200 assunzioni nelle costruzioni, 3.600 nell’alimentare (il 76,5% a carattere stagionale), 2.400 nei mezzi di trasporto ma anche 23mila nel commercio (di cui il 30% stagionale) e 12.500 nei servizi di alloggio e ristorazione, anche qui con maggioranza stagionale.
Il confronto con le previsioni effettuate a fine 2010 mostra una ripresa delle assunzioni nel Nord-Ovest (27mila le entrate totali, 5.200 in più del quarto trimestre dell’anno scorso) e nel Centro (oltre 18mila, 3.500 in più dell’anno scorso) mentre in flessione risultano invece quelle del Nord-Est (25mila, 9.500 in meno di fine 2010) e del Mezzogiorno (21mila, 1.300 in meno dell’anno scorso). In testa dovrebbero esserci Lombardia e Lazio, soprattutto per merito di Roma e Milano dove sono previste oltre 8mila assunzioni per ciascuna provincia, meglio di Torino, Napoli e Bolzano. A seguire Veneto ed Emilia Romagna.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.