Gli scontri tra polizia e ‘black bloc‘, durante la manifestazione degl’indignati italiani lo scorso 15 ottobre a Roma, ha messo in luce l’ennesimo problema italiano: i tagli del governo rendono difficilissimo agire per le forze dell’ordine. Il segretario toscano del sindacato di polizia Siulp afferma esasperato “non siamo solo indignati, ma esausti“.
Oggi, 18 ottobre, i rappresentanti delle Forze dell’ordine scendono in piazza a Roma, questa volta sono loro i manifestanti, loro presentano i propri reclami al governo “La nostra mobilitazione si rende necessaria perché il governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico. Appena tre giorni fa l’esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell’ambito del ddl stabilità, alle voci di bilancio destinate all’ordine pubblico e alle missioni“. L’iniziativa, organizzata dai sindacati della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, del Corpo forestale dello Stato e dei vigili del fuoco, porterà i contestatori d’innanzi alla Camera e al Senato, e nelle piazze delle maggiori città italiane.
La clamorosa situazione in cui si trovano la polizia e le altre Forze dell’ordine ha già mostrato i suoi effetti. La normale gestione del lavoro è messa in seria difficoltà, in primo luogo, dalla mancanza di benzina per le macchine d’ordinanza, fatto che compromette non solo la normale salvaguardia dei cittadini italiani, ma inevitabilmente anche le più importanti operazioni di polizia come quelle dell’antimafia. Eclatante è stata la protesta dell’anticamorra napoletana, che Domenica ha sospeso per un giorno la caccia al super latitante del clan dei casalesi: i pm si sono ritrovati senza scorta per carenze di organici, e senza auto per mancanza di benzina.
Vedremo oggi i tutori della legge e dell’ordine scendere in strada polemicamente, con in mano dei bidoni di benzina vuoti, a chiedere l’elemosina ai passanti; a coloro i quali si dimostreranno generosi e sensibili alla protesta sarà consegnato un facsimile di cedola con scritto “obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo“. I sindacati non sono affatto ottimisti “Siamo davvero arrivati al game over. Entro poche settimane termineranno gli ultimi buoni benzina necessari per le nostre volanti, dopodiché non potremo più presidiare i quartieri della città. La responsabilità di tutto questo è del governo che ci costringe a questa clamorosa manifestazione, che potrebbe essere solo la prima di una lunga serie“.
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