Quello dell’edilizia è un campo potenzialmente ancora molto attivo in Italia nonostante la crisi economica che sta investendo il Paese e nonostante i numeri dicano che spesso le imprese, soprattutto quelle piccole, puntino ad ottimizzare i rendimenti non rispettando le norme e non regolarizzando i loro dipendenti.
Ma a rendere meno caotico il settore, facilitando il rapporto tra domanda ed offerta nel settore delle costruzioni favorendo anche la ricollocazione di quelli che siano rimasti a piedi è arrivata ‘Blen.it’, ossia la Borsa lavoro edile nazionale. In pratica si tratta del nuovo sistema di servizi online progettato da Formedil, l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia.
Una prima fase di sperimentazione, concordata con le Pareti Sociali, verrà attuata sin d’ora presso le cento scuole professionali edili che Formedil coordina su tutto il territorio nazionale. Il sistema si basa su un portale on line nel quale sarà possibile inserire il curriculum, ma anche pubblicare direttamente le offerte di lavoro e mettere in contatto chi cerca e offre manodopera. In più saranno collocati sportelli distribuiti sul territorio, che offriranno un servizio di assistenza ai cittadini e alle imprese.
Aspetto essenziale del sistema sarà la garanzia di regolarità. Si potranno iscrivere soltanto le aziende in regola con le leggi, mentre se l’impresa che si registra a Blen.it dovesse risultare presente all’interno della Bni (ossia la Banca dati nazionale delle imprese irregolari), le arriverà un messaggio che l’avverte dell’impossibilità di iscriversi e la invita a contattare la Cassa Edile di riferimento. Un passo avanti realizzato grazie a un accordo tra le parti sociali che consentirà di attivare la cooperazione applicativa di consultazione in tempo reale della Banca dati nazionale delle imprese irregolari.
Come spiega il presidente di Formedil, Massimo Calzoni «l’attuale momento recessivo è caratterizzato da una competizione esasperata, che si combatte sul fronte della riduzione dei costi. L’effetto è un aumento del lavoro nero e irregolare, a cui si accompagnano la dequalificazione e l’aumento dei rischi sul piano della sicurezza e per questo in quanto ente di riferimento per la formazione, abbiamo sviluppato un progetto di buona occupazione, basato sulla selezione qualitativa della mano d’opera, su una formazione continua che leghi i lavoratori e le imprese al sistema, accompagnando entrambi verso una progressiva e sempre maggiore qualificazione”.
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