Ormai è noto come test per valutare la preparazione dei nostri studenti, ma l’Invalsi è anche una buona occasione di lavoro. Lo dimostra il concorso destinato alla ricerca di 80 collaboratori che dovranno occuparsi di presentare, raccogliere e controllare le prove, anche se bisogna fare in fretta perché le domande con il form online (http://invalsi.csselezioni.it/domande/index.php) vanno presentate entro il 28 febbraio.
I candidati selezionati sostanzialmente lavoreranno da casa, avendo il compito di controllare i test. Il concorso è aperto a cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, in possesso di Laurea triennale in Statistica (Scienze statistiche), Sociologia (Scienze sociologiche), Lingue e culture moderne, Scienze matematiche, Lettere, Filosofia, Scienze dell’educazione e della formazione, Scienze e tecniche psicologiche, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, Scienze geologiche (Scienze della Terra) e Scienze economiche con una valutazione minima di 100/110. Saranno titoli preferenziali il possesso di esperienza nel settore oppure nell’insegnamento, o avere un master o dottorato, oppure ancora essere in possesso della patente ECDL.
La selezione avverrà sulla base dei titoli e le candidature saranno valutate da una apposita commissione giudicante che potrà effettuare un colloquio selettivo con i candidati. Alla fine la graduatoria sarà pubblicata sul sito istituzionale dell’Invalsi. I posti di lavoro previsti sono 14 nel Nord-Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia), 11 nel Nord-Est ( Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia), 16 nel Centro (Toscana, Marche, Umbria e Lazio) e 39 nel Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Sardegna).
L’incarico durerà 3 mesi, con contratto di lavoro autonomo senza vincoli di subordinazione o di orario di lavoro, e un impegno medio stimato in 10 giornate al mese. La retribuzione prevede un compenso di 3.600 euro lordi.