I valori sono relativi al 2008, ma da allora ad oggi sostanzialmente è cambiato poco: in Italia a livello retributivo conviene di più un lavoro nel settore pubblicoche in quello privato.
Una differenza stimabile in una cifra che supera l’11% in più a favore del pubblico.
Non lo dicono i sindacati o le associazioni di categoria, ma l’Istat che ha esaminato le retribuzioni relative al 2008. E’ emerso che gli stipendi dei 10,7 milioni di lavoratori dipendenti nelle imprese e nelle istituzioni pubbliche e private inseriti nella rilevazione hanno rappresentato il 71,5% del costo del lavoro totale, mentre il 25,4% è stato costituito dai contributi. A questo si devono aggiungere formazione professionale e altri costi che hanno inciso per lo 0,2% e l’1,9% del totale.
Le ore annue effettivamente lavorate per dipendente sono risultate in media pari a 1.541, ossia l’86,0% delle ore retribuite mentre il lavoro straordinario costituisce il 3,2% delle ore effettivamente lavorate. La retribuzione lorda per ora lavorata è pari a 18,41 euro e rappresenta il 73% del costo del lavoro orario in senso ampio. Andando a prendere i singoli settori, quelli caratterizzati da retribuzioni lorde pro-capite più elevate sono le attività finanziarie ed assicurative con una media di 52.677 euro, la fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati (con 45.568 euro) e la fornitura di energia elettrica, gas,vapore e aria condizionata (con 44.967 euro).
All’opposto invece i servizi di alloggio e di ristorazione con una media di 16.304 euro, ma anche le attività di noleggio, agenzie di viaggi e i servizi di supporto alle imprese (con 17.192 euro), e a seguire le industrie tessili e dell’abbigliamento, pelli ed accessori (con 21.813 euro). E il dato complessivo dice come nella media nazionale, tolti i costi degli apprendisti, nel settore privato le retribuzioni lorde siano inferiori dell’11,6% a quelle percepite nel settore pubblico.
E ancora, il reddito da lavoro dipendente orario è in media pari a 25,18 euro, ma stanno meglio nel Nord Ovest dove questo valore è superiore del 5,9% a quello medio nazionale, mentre nel Centro lo supera dell’1,7%. Nel Nord Est il reddito da lavoro dipendente è inferiore del 3,1% rispetto a quello medio, nelle Isole del 4,2% e infine nel Sud dell’8,3%.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.