Negli ultimi anni la pratica del co-working sta prendendo sempre più piede in Italia, perché la pratica di condividere gli spazi di un ufficio ottimizzando così i costi rimanendo però indipendenti attira e soprattutto costa decisamente meno.
Così ben vengano le iniziative anche del pubblico, come quella del Comune di Milano che insieme alla Camera di Commercio del capoluogo lombardo ha destinato 300 mila euro su un fondo che promuoverà in 24 aree diverse della città un’iniziativa che prevede l’erogazione di un voucher utile per accedere alle postazioni allestite negli uffici in cui si potrà lavorare in condivisione.
Il voucher saervirà ai professionisti che lo scelgono per rimborsare fino al 50% le spese sostenute da ogni singolo occupato nell’arco di un anno, per un massimo di 1.500 euro. E le risorse saranno destinate a tutte quelle persone fisiche o giuridiche che come sostiene il bando “hanno intenzione di realizzare un progetto professionale presso uno degli spazi privati di coworking presenti” in uno specifico elenco che è disponibile pubblicamente sul portale del Comune di Milano all’indirizzo comune.milano.it/portale/wps/portal/CDMHome).
Si tratta in buona sostanza di ambienti già qualificati, perché offrono una decina di postazioni di lavoro e tecnologie in comune, ma anche zone ristoro, spazi di socializzazione e anche per la condivisione di idee ed esperienze. Un’iniziativa che a Milano è stata appoggiata direttamente dal Comune, ma che in altri centri, soprattutto i grandi capoluoghi sta prendendo sempre più piede tanto che a Torino., Roma, Napoli, Bologna ma anche Palermo sono sempre maggiori gli spazi in condivisione soprattutto per giovani professionisti e start up.