E’ tutto lì, nero su bianco, nel Decreto sulla Pubblica Amministrazione 2013 appena approvato dal governo Letta. Un provvedimento destinato soprattutto al pubblico impiego e che regolamenterà assunzioni e concorsi nel prossimo futuro.
Un provvedimento composto da 12 articoli, alcuni dei quali fondamentali per regolarizzare situazioni in perenne bilico. Anzitutto nel pubblico impiego verrà sempre più privilegiato il contratto a tempo indeterminato per evitare di creare sempre nuovi precari. Così sono stati previsti alcuni punti cardine come l’assunzione prioritaria di tutti i vincitori di concorso e degli idonei appartenenti alle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2008, ma anche procedure di selezione per assumere attraverso un concorso (fino al 31 dicembre 2015) il personale non dirigenziale assunto con contratto a tempo determinato che abbia maturato negli ultimi 5 anni almeno 3 di servizio.
Tre sono poi i settori più delicati da mandare a regime. Nella sanità sarà possibile stabilizzare tramite concorso circa 35.000 persone tra medici, personale infermieristico, tecnici e altre figure professionali. Nella scuola verrà esteso alle scuole d’infanzia e agli asili nido il regime previsto per il comparto delle scuole statali e nella ricerca sono previste norme di semplificazione per facilitare le procedure di assunzione negli Enti.
In più il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo potrà assumere già nel 2013, rispettando il limite del 20% delle unità cessate nell’anno 2012, circa 150 nuovi dipendenti presi dalle graduatorie dei concorsi mentre non ci sarà nessun taglio alle dotazioni d’organico per ordini e collegi professionali. E ancora, sono autorizzate almeno 1.000 assunzioni di vigili del fuoco.
In generale sarà reso più semplice il processo di reclutamento di personale negli enti pubblici, con procedure di autorizzazione semplici per bandi e assunzioni nelle amministrazioni centrali, una
maggiore flessibilità per le amministrazioni nel conferimento di incarichi ai dirigenti appartenenti ad altre amministrazioni, maggiori semplificazioni delle procedure di mobilità volontaria tra amministrazioni pubbliche.