Il tetto massimo dello stipendio per gli stagisti? Con la nuova riforma Fornero lo fissano le Regioni (e le Province autonome come nel caso di Trento e Bolzano), anche se non tutte entro il termine di fine luglio hanno ufficialmente comunicato le loro decisioni.
Complessivamente si tratta di regolamentare almeno 500 mila lavoratori in stage ogni anno e soprattutto di imporre alle aziende che li prendono un minimo di compenso obbligatorio (la cosiddetta ‘indennità di partecipazione’), che va da un minimo di 300 euro fino ai 600 euro che sono già stati stabiliti da alcune regioni. Tutte cifre che vanno ad aggiungersi ai requisiti di durata dei tirocini, ossia 6 mesi per quelli formativi, 12 per quelli di inserimento e al tetto al numero di stage attivabili: uno per le imprese da 6 a 20 dipendenti, due per quelle da 5 a 10 dipendenti, il 10% nelle grandi aziende, con sanzioni precise per le aziende che non rispettino questi parametri.
Ma vediamo in estrema sintesi cosa hanno deciso le varie regioni. In Campania l’indennità minima stabilita è di 400 euro e il rapporto fra tirocinanti e lavoratori assunti è pari al 20%, ossia il doppio di quanto previsto dalle linee guida per aziende sopra i 20 dipendenti, mentre in Sicilia il minimo è stato fissato in 300 euro, come previsto a Roma, e in Sardegna per ora non hanno ancora deciso nulla esattamente come in Lombardia, regione che deciderà ai primi di settembre anche se il piano prevede 400 euro di indennità oppure 300 euro se nel contratto sono previsti buoni pasto o servizio mensa.
In Calabria e Basilicata il tetto è di 300 euro, in Basilicata sarà di 300 euro per i tirocini formativi e di orientamento e 400 per quelli di inserimento e nella vicina Puglia oltre all’indennità minima di 400 euro sono previsti incentivi alle aziende che assumono gli stagisti e una durata massima di 6 mesi anche per i tirocini di inserimento. Il Lazio ha imposto un minimo di 400 euro ma anche stage vietati per 24 mesi alle imprese che non rispettano i compensi minimi mentre in Abruzzo il tetto minimo è di 600 euro anche se è abbassato a 300 euro per i part time esattamente come in Piemonte.
LaToscana ha stabilito un compenso minimo di 500 euro al mese oltre ad un libretto formativo su cui registrare le competenze acquisite durante lo stage, nelle Marche l’indennità è di 350 euro se il tirocinante supera la soglia del 75% delle presenze previste dal piano formativo e in Emilia Romagna è di 450 euro ma in caso di violazioni è prevista l’interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei dodici mesi successivi. Sono 400 euro invece i minimi (ancora da entrare in vigore) in Liguria, in Veneto scendono a 300 euro più buoni pasto o servizio mensa (o in alternativa 400 euro) e infine il Friuli deve ancora votare anche se nella bozza da approvare il minimo è pari a 500 euro.