Oltre un miliardo di fondi stanziati e nove punti cardine sui quali investire nel prossimo futuro: è questo in sintesi il piano varato dai ministeri del Lavoro, dell’Istruzione e della Gioventù per rilanciare l’occupazione giovanile in Italia e che è già stato presentato alle parti sociali per varare una piattaforma di accordo.
Sulla carta un piano strategico importante che si propone di trovare veri sbocchi professionali per gli Under 35. Le nove linee guida vanno dal monitoraggio delle professionalità richieste sul mercato all’integrazione tra scuola, università e mondo del lavoro passando per il contrasto al lavoro giovanile irregolare e sommerso e ai servizi di accompagnamento al lavoro, ma anche a nuovi concetti di formazione professionale.
Andando più in concreto nel merito si dovrà partire da una maggiore collaborazione tra mondo della scuola, a tutti i livelli, e quello del lavoro. Per questo le nuove forme di apprendistato, valido su tutto il territorio nazionale, saranno il canale principale per i giovani che vogliano cominciare una professione. Allo scopo sono anche stati istituiti 59 nuove forme di Istituti tecnici superiori che ad ottobre 2 avvieranno le attività didattiche e formative offrendo da una parte la possibilità di conseguire il diploma di tecnico superiore specializzato, con conseguente accesso al mercato del lavoro, e dall’altra di proseguire gli studi all’università. In più è previsto anche il rilancio dei dottorati di ricerca.
Parte fondamentale sarà rappresentata dal monitoraggio delle professionalità richieste dal mercato del lavoro e di quelle disponibili attraverso la ristrutturazione del Sistema Informativo Excelsior per contrastare le differenze numeriche tra le competenze richieste dalle imprese e quelle presenti nel mondo del lavoro. Fondamentale in questo caso sarà anche l’orientamento delle scelte educative con una modernizzazione della scuola secondaria superiore (soprattutto negli istituti tecnici e professionali) che aumenti le possibilità di scelta degli studenti e delle loro famiglie e le opportunità per l’ingresso nel mondo del lavoro, anche attraverso gli stage direttamente nelle aziende.
In futuro sarà maggiormente premiato il merito, con prestiti gratuiti garantiti dallo Stato per gli studenti migliori che vogliano approfondire le loro competenze e saranno potenziati i servizi di accompagnamento al lavoro con il rilancio sia presso la scuola secondaria che nelle università dei servizi di orientamento anche attraverso l’attivazione dei servizi di job placement e l’obbligo di pubblicare sui rispettivi siti internet i curricula degli studenti per incentivare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.
In più è prevista l’autorizzazione a scuole, università che pubblichino gratuitamente dei cv dei loro studenti, enti bilaterali, associazioni sindacali, ma anche Comuni, patronati e siti internet senza finalità di lucro a svolgere attività di intermediazione tra istruzione e lavoro. Infine per contrastare il lavoro giovanile irregolare e sommerso saranno potenziate le ispezioni del lavoro e verranno rilanciati sia il contratto di apprendistato, rivisitati i tirocini formativi come gli stages e creati 10mila posti di lavoro a tempo indeterminato per i giovani genitori precari con un bonus di 5mila euro per le aziende che assumano un giovane disoccupato o assunto con contratto atipico con meno di 35 anni e con figli.
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