Si chiama ‘Atlante delle Professioni’ ed è uno dei migliori strumenti al servizio dei giovani universitari per trovare un effettivo sbocco post laurea.
Nato dalla collaborazione tra l’Università di Torino e il Corep, si pone l’obiettivo di fare da collante tra le università e le imprese, soprattutto quelle a caccia di talenti.
In concreto è un osservatorio privilegiato delle professioni da intraprendere in uscita dai percorsi universitari con un occhio particolare all’orientamento e alla consulenza per il ‘job placement’. Offerte concrete per competenze concrete, dunque, facilmente consultabile sul web all’indirizzo www.atlantedelleprofessioni.it e contenente schede che descrivono le varie figure professionali, le competenze richieste, le attività svolte, gli ambiti di lavoro entro cui possono operare.
In maniera più concreta la consultazione del sito dell’Atlante permetterà agli studenti di trovare
informazioni aggiornate e articolate sulle principali figure professionali in uscita dai corsi di laurea e sulla loro posizione attuale nel mercato del lavoro, oltre ad interviste a professionisti ed esperti del settore, mentre le imprese potranno creare un legame virtuoso con il mondo universitario mostrando le caratteristiche essenziali dei professionisti che stanno ricercando.
L’Atlante aggrega i lavori in diverse aree facilmente consultabili da tutti con poche chiavi di ricerca che tengono conto della figura professionale, dalle facoltà e dell’area professionale. Inoltre una vera e propria carta d’identità con tutte le competenze che sono necessarie, le condizioni e i luoghi di lavoro e soprattutto le statistiche legate a quel tipo di lavoro con un rapporto tra laureati, occupati e prospettive d’impiego. E’ questo uno dei compiti principali dell’Atlante che può così consentire di osservare gli aspetti rilevanti nei flussi di ingresso nelle professioni e di sviluppare al contempo azioni di promozione delle pari opportunità.
Il progetto è nato direttamente dal FixO (ossia il programma ‘Formazione e Innovazione per l’occupazione’) voluto dal ministero del Welfare e coinvolge tutte le figure professionali che possono uscire dagli atenei torinesi, da quelli delle facoltà di materie umanistiche come Lettere e Filosofia e Lingue e Letteratura Straniere ma anche Scienze della Formazione a Medicina, Psicologia, Farmacia, Medicina Veterinaria e ancora tutte le Scienze, Economia e pure le Scienze Motorie. Si tratta di un modello facilmente importabile in molte altre università italiane, ma attendiamo di conoscere in concreto le statistiche di efficacia.
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