Il rapporto di lavoro che si instaura tra dipendente e datore di lavoro è dettato da un insieme di regole, che ovviamente includono diritti e doveri per entrambi. Oggi desidero soffermarmi sull’orario di lavoro, uno dei diritti del lavoratore.
Nel nostro Paese, l’orario di lavoro è disciplinato sia dal Codice Civile che dalla Legge 133/08, più le sue successive modifiche apportate dalla Legge 183/10.
Vediamo in generale le regole e le tipologie di orario:
1. ORARIO SETTIMANALE – L’orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali.
2. ORARIO STRAORDINARIO – Il lavoro prestato oltre l’orario normale di lavoro si definisce orario straordinario e non deve superare le 48 ore settimanali. Inoltre, in mancanza dei contratti collettivi, il lavoro straordinario può essere richiesto solo se preventivamente c’è stato l’accordo tra datore e lavoratore, e non può superare le 250 ore annuali.
3. PAUSA – Se il lavoratore svolge la sua attività oltre le 6 ore giornaliere ha il diritto di usufruire di un intervallo per pausa. Perché è importante staccare dalla propria attività operativa? Oltre che per consumare il pranzo, è importante recuperare le energie mentali e fisiche.
4. RIPOSO GIORNALIERO – E’ stabilito in 11 ore consecutive nell’arco delle 24 ore; il requisito della consecutività viene meno nel caso di attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità.
5. RIPOSO SETTIMANALE – Il riposo settimanale, che solitamente coincide con la Domenica, deve essere concesso al lavoratore per un periodo pari ad almeno 24 ore consecutive ogni sette giorni di lavoro, da cumulare con il riposo giornaliero.
6. FERIE – In base all’art. 36 della nostra Costituzione “il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”. Infatti, il lavoratore ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane.
7. LAVORO NOTTURNO – E’ considerato lavoratore notturno colui che presta la propria attività lavorativa per almeno tre ore nel lasso di tempo compreso tra le 24 e le 5 del mattino, per un minimo di 80 giorni lavorativi all’anno. In ogni modo, il lavoratore notturno non deve lavorare più di otto ore nell’arco delle 24 ore.
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