Il lavoro del futuro? Non si impara, ma si trova direttamente a scuola. E’ questo il senso di un progetto che sta partendo in Piemonte e prossimamente anche in Liguria e Lombardia e che è destinato ad aprire una strada, ossia quello del job placement anche al liceo.
Per ora si tratta di un progetto pilota per il quale l’assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte ha aperto il bando, creando un servizio che servirà a rafforzare i rapporti tra scuola e mondo del lavoro passando dalla teoria alla pratica. In ognuno dei 26 istituti scolastici piemontesi selezionati sarà destinato un contributo massimo di 30 mila euro ‘una tantum’ per avviare il progetto.
E’ stato preso come esempio il format degli uffici di job placement universitari per un bando al quale potranno accedere istituti tecnici, professionali, ma anche altre tipologie licei che facciano comunque capo ad una scuola tecnica o professionale. Tra le scuole che presenteranno domanda tra entro il 4 marzo ne verranno selezionate tredici nel Torinese, quattro in provincia di Cuneo, tre ad Alessandria, due a Novara, una ad Asti, Biella, Vercelli e Verbano.
Il contributo servirà ad attivare un servizio di intermediazione tra scuola e lavoro che coinvolga almeno 150 studenti in procinto di prendere il diploma quest’anno ma anche neodiplomati degli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013. L’obiettivo è di coinvolgere sul territorio piemontese circa quattromila studenti per aiutarli a trovare il proprio futuro professionale, rendendo più concreto e il sistema dell’istruzione.
In pratica lo sportello, una volta attivato, servirà anche istituti vicini a quello dove verrà piazzato e favorirà l’orientamento in uscita. Saranno presenti cinque ‘orientatori’ professionisti inviato da Italia Lavoro che renderanno possibili ogni giorno diverse ore di colloquio con gli studenti ma anche con le loro famiglie. E soprattutto si potrà creare un contatto diretto tra gli istituti scolastici e le aziende che così avranno realmente sotto mano i talenti migliori.