Le ultime due stagioni sono state complicate per i posti di lavoro in tutti i settori, compreso quello dell’agricoltura. Ma almeno in questo settore sembra che le prospettive future possano essere più rosee visto che almeno sette aziende su dieci al momento dichiarano di avere in programma nuove assunzioni per il biennio 2013-14.
E’ il risultato di uno studio effettuato da Federalimentare e FORMAT Research su un campione di 1000 imprese del settore. Il 70,1% di loro ha dichiarato di aver pianificato l’assunzione di almeno una delle figure professionali individuate e la percentuale sale al 75% se si prendono in considerazione le sole imprese attive sui mercati esteri. Prospettiva interessante alla luce del fatto che invece nel 2012 per il 76,8% delle aziende il numero degli addetti è rimasto invariato.
In particolare il 48% delle imprese prevede di assumere nell’area produzione, mentre il 22% in un’area diversa da quella produttiva. Tra le aree di attività diverse da quella produttiva, quasi la metà delle assunzioni riguarderà l’area tecnica, il 35,6% l’area marketing, specialmente nelle medie e grandi imprese e il 34,4% il comparto delle risorse umane.
Marketing, Produzione, Qualità e Finanza e Controllo si confermano le aree in cui le nuove assunzioni saranno superiori al semplice mantenimento dello status quo delle risorse. L’industria alimentare italiana ogni anno continua ad assumere circa 11.600 unità, fra cui il 15% sono laureati provenienti per oltre l’80% da università italiane, in particolare dalle Facoltà di economia, agraria, biologia, chimica e ingegneria.
E trovano grande spazio le nuove professionalità come il manager della sostenibilità, il nutrizionista, o ancora l’analista del gusto oppure i designer per il, settore alimentazione. Come a dire che con gli studi giusti trovare un lavoro sarà più facile.