Giovani del no profit per lo sviluppo del Mezzogiorno è il nome della nuova iniziativa del governo, che ha per protagonisti giovani siciliani, campani, pugliesi e calabresi, under trentacinque.
I residenti di queste regioni potranno attraverso gli attori del no profit, quali organismi di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, Ong, Onlus e tutti le istituzioni che rientrano in questa categoria, proporre e partecipare a progetti che verranno finanziati con le risorse provenienti dal Piano Coesione Economica, PAC.
Tale intervento ha lo scopo di promuovere azioni che permettano di ottenere un rafforzamento della coesione socio-economica, mediante progetti che soddisfino i bisogni che emergono dal territorio del Mezzogiorno.
L’importo totale del finanziamento è di 37,4 milioni di euro che andrà suddiviso in maniera differente tra i due bandi che compongono l’iniziativa. Nel dettaglio:
• Il 60% sarà utilizzato per i progetti riguardanti l’azione Giovani per il sociale, che promuoverà proposte che favoriscono i servizi collettivi, l’inclusione sociale, la legalità, la formazione e l’istruzione, il dialogo tra identità culturali e religiose, la cittadinanza attiva e la solidarietà.
• Il restante, 40%, è rivolto al bando Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici, che attraverso l’utilizzo dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile saranno messe in atto azioni per il sostegno e la valorizzazione di beni e spazi pubblici a carattere culturale, ambientale e sociale, in modo che il territorio possa usufruirne.
Possono partecipare all’iniziativa i giovani sotto i trentacinque anni che facciano parte di istituzioni no profit e che siano residenti in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria.
Per la presentazione dei progetti è necessario aspettare gli avvisi di pubblicazione dei bandi, previsti per ottobre. Per il bando Giovani nel sociale la scadenza della presentazione è di 60 giorni dalla data di pubblicazione. Si ha, invece, maggior tempo per la consegna dei progetti dell’azione Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici che è a 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso.