Numerosi sono stati gli studi condotti sulle abitudini lavorative e sui rischi legati ad alcune professioni tanto che sono diventate oramai certe e indiscutibili alcune connessioni scoperte tra certe tipologie di lavoro e l’insorgere di alcune problemi fisici più o meno gravi.
Rispetto al comune lavoro d’ufficio, si è sempre stati portati a pensare che questa tipologia di professione potesse in qualche modo contribuire alla formazione di disturbi fisici come ad esempio il mal di schiena derivante da una sedentarietà forzata, oppure problemi di articolazioni e di peso dovuti all’impossibilità muoversi, o magari problemi di vista legati all’esposizione prolungata davanti al monitor di un pc.
Ma a quanto pare i rischi non sono solo quelli, difatti un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori universitari australiani, sembra aver scoperto che gli impiegati d’ufficio in realtà hanno una maggiore propensione a sviluppare il tumore al colon.
I ricercatori della University of Western Australia, infatti, hanno dimostrato che un lavoro impiegatizio che duri circa dieci anni, aumenta del doppio le possibilità di ammalarsi di un tumore al colon.
Purtroppo però nonostante l’emersione di questa connessione, il gruppo australiano non è riuscito ancora a spiegare le motivazioni reali di tale incidenza, anche se sono state ipotizzate alcune possibili concause tipo una sedentarietà non controbilanciata da un’adeguata attività fisica, difatti tale condizione solitamente contribuisce all’aumento degli zuccheri nel sangue che andrebbero ad aggredire l’insulina, comportando così disturbi all’apparato intestinale.
Ovviamente il lavoro d’ufficio non può di certo essere eliminato in quanto rappresenta una delle professioni maggiormente in uso ai giorni nostri, ma sarebbe consigliabile però un po’ di attività fisica in più da parte di chi svolge questo lavoro al fine di evitare ogni rischio.
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