Torniamo su quello che è il tema caldo di questo inizio autunno sul fronte lavoro, ossia il concorso per quasi 12mila docenti. Puntuali arrivano di settimana in settimana novità importanti, in attesa che lunedì prossimo venga pubblicato ufficialmente il bando, che farà ovviamente fede per tutti quelli che vorranno partecipare.
Il Ministero dell’Istruzione ha stabilito e comunicato quelli che saranno i temi d’esame per tutti i candidati, così come sono stati resi noti i requisiti culturali e professionali che dovranno possedere tutti i candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia, primaria, ma anche per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado.
Per essere ammessi alle prove scritte i candidati dovranno superare una prova di preselezione, unica per tutti i candidati e valida per tutto il territorio nazionale, che servirà ad accertare le capacità logiche, di comprensione verbale del testo, oltre che delle competenze digitali e della conoscenza della lingua straniera prescelta. La prova scritta consisterà in un esame a risposta aperta “per accertare la padronanza delle discipline con riferimento al relativo programma” mentre per le discipline artistiche la prova scritta potrà strutturarsi anche come prova scritto-grafica.
La prova pratica invece, se prevista, consisterà in una prova di laboratorio sugli stessi argomenti e con le stesse finalità della prova scritta mentre la prova orale sarà una lezione simulata oltre ad un colloquio che serviranno ad accertare le competenze professionali in ambito metodologico-didattico e comunicativo oltre che le competenze digitali e di conversazione nella lingua straniera comunitaria prescelta dal candidato (per la scuola primaria sarà l’inglese).
E ora vediamo i requisiti culturali. Tutti i candidati dovranno possedere, come da comunicazione del ministero, “sicuro dominio dei contenuti delle discipline, preparazione sui fondamenti epistemologici e conoscenza critica delle discipline, conoscenza di una lingua straniera comunitaria”. E ancora sono richieste capacità di orientarsi sul versante della ricerca pedagogico-didattica e delle scienze dell’educazione oltre ad attitudini a selezionare le impostazioni metodologiche più idonee e coerenti con gli obiettivi formativi delle discipline, preparazione disciplinare e competenza pedagogico-didattica che garantiscano il possesso di attitudini a collocare gli argomenti in corrette e motivate ipotesi di successione di apprendimenti all’interno delle attività di programmazione del Consiglio di classe.
Inoltre sono richiesti “conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo dell’età evolutiva e cognitiva, conoscenza delle tematiche valutative rientranti in un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo, e che affronti problematiche quali la valutazione iniziale, formativa e sommativi, conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica integrata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli studenti, in particolare di quelli diversamente abili, conoscenza delle odierne problematiche dell’educazione permanente e dell’orientamento, possesso della metodologia della ricerca nel reperimento e nell’uso delle fonti, attraverso strumenti bibliografici e digitali. Pratica dei sussidi didattici, compresi quelli multimediali, cui far ricorso per il proprio aggiornamento culturale e professionale, conoscenza delle competenze degli organi collegiali e capacità d’interagire efficacemente con gli stessi, capacità di lavoro in gruppo per l’elaborazione e lo sviluppo di un’articolata programmazione didattico – educativa, nell’ambito del progetto di istituto, conoscenza delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo, dei licei e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, conoscenza del ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti in relazione alle finalità formative perseguite dai curricoli anche in vista della elaborazione di proposte migliorative innovative, proiettate al successo formativo degli studenti, conoscenza del Piano dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, conoscenza della dimensione Europea dell’insegnamento, competenze digitali relative all’utilizzo dei programmi: Word, Excel, Outlook, Power Point e infine padronanza di competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento e alla gestione di gruppi e relazioni, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti del territorio”.
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